- L'archivio contiene 1 lettera di Gerardo De Angelis
PRESENTAZIONE
Di anni 49. Nato il 18 aprile 1894 a Taurasi, in provincia di Avellino. Residente a Roma. Sposato e padre di quattro figli. Di professione aiutoregista. Iscritto all’accademia militare, allo scoppio della prima guerra mondiale è inviato al fronte. Al termine del conflitto viene promosso tenente, ma nel 1928 abbandona la vita militare per gestire un ristorante a Ciampino. Nel 1936 fonda l’impresa "Gedea Film" e due anni dopo inizia a lavorare nel mondo del cinema, dapprima come semplice operatore, quindi come aiutoregista e scrittore. Nel luglio del 1940 è richiamato alle armi e promosso capitano, ma viene congedato pochi mesi più tardi (febbraio 1941) perché padre di quattro figli. Dopo l’armistizio si collega con la Resistenza romana. Tradito da una delazione, viene arrestato il 10 dicembre 1943 in Piazza Barberini, durante una riunione dei GAP (Gruppi d’Azione Patriottica). Rinchiuso nel penitenziario di Regina Coeli, dal 2 al 24 febbraio 1944 viene trasferito nelle carceri di via Tasso, dove subisce interrogatori e torture. Ricondotto a Regina Coeli, il 24 marzo è scelto per essere fucilato con altri 334 detenuti nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Dopo la liberazione gli è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
DATI ANAGRAFICI
Età | 49 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 18/4/1894 |
Luogo di nascita | Taurasi |
Provincia di nascita | Avellino |
Residenza | Roma |
Data di morte: | 24/3/1944 |
Luogo di morte: | Fosse Ardeatine . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Roma |
Regione di morte: | Lazio |
Titolo di studio | Licenza media superiore |
Categoria professionale | Culto, professioni e arti liberali |
Professione | Aiutoregista cinematografico |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Grado | Capitano |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Disponibile per rappresaglie: | Sì |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Arrestato il 10 dicembre 1943 in piazza Barberini assieme ad altri partecipanti ad una riunione clandestina dei GAP, viene dapprima portato nel carcere di Regina Coeli e poi trasferito, per un periodo nel mese di febbraio 1944, alle prigioni di Via Tasso, dov’è interrogato, torturato e malmenato. Dopo l’attentato in Via Rasella, viene prelevato assieme ad altri 334 detenuti e trucidato per rappresasglia alle Fosse Ardeatine |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 23 marzo 1944 32 soldati tedeschi perdono la vita in Via Rasella, a causa di un attentato partigiano. La rappresaglia scatta inesorabile il giorno successivo. Dopo mezza giornata di ricerche frenetiche, le SS, sotto il coordinamento del Ten. Col. Herbert Kappler, radunano 320 detenuti, tra ebrei e prigionieri politici, ed individuano il luogo adatto all’esecuzione: le Fosse Ardeatine, antiche cave nei pressi della via Ardeatina, poco fuori Roma. Poco dopo l’ora di pranzo tuttavia, muore un altro dei feriti nell’attacco del giorno precedente. E’ la trentatreesima vittima, perciò si richiedono altri 10 detenuti da giustiziare. E’ lo stesso Kappler ad individuarli, tra gli ebrei arrestati in mattinata. Nel primo pomeriggio i condannati vengono caricati sui camion, senza che venga data loro alcuna spiegazione; il loro numero totale è di 335. Arrivati alle Fosse, vengono condotti, 5 per volta, nel profondo delle grotte, posti in ginocchio e fucilati alla nuca. La terribile processione di morte si chiude soltanto alle 7 di sera, quando anche l’ultimo nome viene cancellato dalla lista. Subito dopo le mine vengono fatte esplodere e la cava crolla sui cadaveri, allo scopo di nascondere l’orrore della strage. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'argento |
Collegamenti: | Strage di Fosse Ardeatine , comune di Roma . 24/3/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Ferdinando Agnini | Anonimo Anonimo | Anonimo (le mie prigioni) Anonimo | Anonimo (ormai per me...) Anonimo | Anonimo (W Italia) Anonimo | Antonio Ayroldi | Ugo Baglivo | Marcello Bucchi | Giuseppe Celani | Saverio Coen | Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo | Alberto Fantacone | Dardano Fenulli | Edmondo Fondi | Genserico Fontana | Gioacchino Gesmundo | Maurizio Giglio | Epimenio Liberi | Umberto Lusena | Enrico Mancini | Alberto Marchesi | Vittorio Marimpietri | Sabato Martelli Castaldi | Orlando Orlandi Posti | Antonio Prosperi | Domenico Ricci | Simone Simoni | Raffaele Zicconi | |
BIBLIOGRAFIA
- Paolo Brogi Gerardo De Angelis l’aiuto di Rossellini preso a piazza Barberini in "Corriere della sera (edizione romana)", 23 marzo 2004
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 124-125
- Alessandro Portelli L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria, Roma, Donzelli, 1999, pp. 285 e 389-390
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Figli,
Località di stesura: Carcere di Regina Coeli, Roma
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Mimmo Franzinelli (a cura di), Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della resistenza 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 125
In base alla nota archivistica del volume "Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della resistenza 1943-1945" curato da Mimmo Franzinelli (Milano, Mondadori, 2005), la lettera autografa dovrebbe essere nelle "Carte familiari Modestino De Angelis". A pag. 124 del medesimo libro è spiegato che: "Il messaggio è scritto a matita sui due lati di un pezzo di carta dai margini irregolari, più volte ripiegato [...] Le ultime due frasi sono tracciate di traverso, sul lembo esterno del foglietto.