- L'archivio contiene 1 lettera di Venceslao Nardean
PRESENTAZIONE
Nato il 14 ottobre 1924 a Noventa di Piave e residente a San Donà, Venceslao Nardean muore il 28 luglio 1944, alle 5 del mattino, fucilato per rappresaglia – insieme ad altri dodici partigiani prelevati, come lui, dalle carceri di Santa Maria Maggiore – sulle macerie di Ca’Giustinian, il palazzo che ospitava il Comando provinciale della GNR veneziana ed era stato fatto saltare in aria due giorni prima da un gruppo di partigiani. I tredici martiri di Ca’ Giustinian – Ernesto D’Andrea, Attilio Basso, Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Violante Momesso, Venceslao Nardean, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai e Giovanni Tronco – erano stati tutti arrestati nelle medesime circostanze e, cioè, in seguito allo scoppio di una bomba carta alla Casa del Fascio di San Donà di Piave, nel gennaio del 1944. Con loro era stato catturato anche Alfredo Vivian, un veneziano che, insieme a Ruggero Pavanello e a Piero Pelizzato, aveva dato vita a un gruppo partigiano operante a Venezia e nella zona di San Donà di Piave costituito, nel novembre del 1943, da una sessantina di uomini. Nardean era accusato di essere uno degli esecutori degli attentati organizzati dagli uomini di Vivian, di detenzione di esplosivo, di due moschetti e relative munizioni e, infine, di appartenere ai Gap.
DATI ANAGRAFICI
Età | 19 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 14/10/1924 |
Luogo di nascita | Noventa di Piave |
Provincia di nascita | Venezia |
Residenza | San Donà di Piave (VE) |
Data di morte: | 28/7/1944 |
Luogo di morte: | Ca' Giustinian . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Venezia |
Regione di morte: | Veneto |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Condizione al momento della morte: | Civile |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Arrestato nel gennaio del 1944 in seguito allo scoppio di una bomba carta alla Casa del Fascio di San Donà di Piave, Venceslao Nardean è tradotto nelle carceri veneziane di Santa Maria Maggiore. Il 28 luglio dello stesso anno verrà selezionato per essere fucilato nella rappresaglia di Ca' Giustinian. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 27 luglio 1944 una bomba piazzata dai partigiani esplode e distrugge la sede del Comando provinciale della GNR di Venezia, in Ca’ Giustinian (nel centro cittadino). Per rappresaglia, il giorno successivo (28 luglio), alle ore 5 del mattino, 13 prigionieri sono fucilati sulle macerie del palazzo, malgrado per alcuni di loro non fossero state ancora trovate le prove di un’eventuale attività partigiana. Questi i nomi dei caduti: Attilio Basso, Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Ernesto D’Andrea, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Violante Momesso, Venceslao Nardean, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai e Giovanni Tronco. Tuttora non è chiaro se la condanna sia stata emessa da un Tribunale o decisa nel corso di una riunione tra il prefetto ed alcuni ufficiali italiani e tedeschi. |
Collegamenti: | Strage di Ca’ Giustinian, comune di Venezia (Venezia). 28/7/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Attilio Basso | Ernesto D'Andrea | Violante Momesso | Amedeo Peruch | Giovanni Tronco | |
BIBLIOGRAFIA
- Morena Biason Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuovadimensione. Anpi - sezione di San Donà di Piave. Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2007
- Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II, p. 372
- Umberto Dinelli Rosso sulla laguna. La guerra partigiana in Venezia e provincia, Udine, Del Bianco, 1970, pp. 60, 64, 135
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera scritta in data 11-07-1944
Località di stesura: Carceri di Santa Maria Maggiore, Venezia
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso: Archivio privato di Angela Nardean, San Donà di Piave (VE)
Le ultime 4 righe sono scritte a rovescio, nella parte alta della seconda facciata. Nella prima invece sono apposti il timbro delle carceri giudiziarie di Venezia e quello della censura.