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Attilio Basso



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Attilio Basso. L’archivio Insmli conserva copia digitale del documento nel fondo "Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana - Raccolta Insmli 2007". Di anni 22. Nato il 9 settembre 1922. Sposato e padre di un figlio. Di professione fattorino di banca. Cattolico praticamente ma di idee comuniste, partecipa attivamente al movimento partigiano veneto. Arrestato e rinchiuso in carcere, è ripetutamente torturato. Ammalatosi probabilmente anche a causa delle sevizie, verso la fine del mese di luglio 1944 è inviato al sanatorio. Il giorno 27 però una bomba piazzata dai partigiani fa esplodere la sede del Comando provinciale della GNR (Guardia nazionale repubblicana) di Venezia, situato nel centro cittadino, a Ca’ Giustinian. Ricondotto in carcere, Basso è scelto assieme ad altri detenuti (Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Ernesto D’Andrea, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Violante Momesso, Venceslao Nardean, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai e Giovanni Tronco) per essere giustiziato nella rappresaglia all’attentato. Alle ore 5 del giorno successivo, 28 luglio 1944, i 13 prigionieri sono prelevati dalle celle e fucilati sulle macerie dell’edificio esploso, benché per alcuni di loro non fossero ancora state trovate le prove di un’eventuale attività partigiana.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 21 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 9/9/1922

Data di morte: 28/7/1944
Luogo di morte: Ca' Giustinian . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Venezia
Regione di morte:Veneto

Categoria professionalePersone di servizio e di fatica
Professione Fattorino di banca

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipo di reparto: Battaglione
Nome del reparto: Battaglione 3º, Brigata Piave
Condizione al momento della morte: Combattente
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato e rinchiuso in carcere, è ripetutamente torturato. Ammalatosi probabilmente anche a causa delle sevizie, è inviato al sanatorio, pochi giorni prima che i partigiani facciano esplodere l'edificio di Ca' Giustinian. Riportato in carcere, sarà fucilato nella rappresaglia che seguirà l'attentato.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 27 luglio 1944 una bomba piazzata dai partigiani esplode e distrugge la sede del Comando provinciale della GNR di Venezia, in Ca’ Giustinian (nel centro cittadino). Per rappresaglia, il giorno successivo (28 luglio), alle ore 5 del mattino, 13 prigionieri sono fucilati sulle macerie del palazzo, malgrado per alcuni di loro non fossero state ancora trovate le prove di un’eventuale attività partigiana. Questi i nomi dei caduti: Attilio Basso, Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Ernesto D’Andrea, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Violante Momesso, Venceslao Nardean, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai e Giovanni Tronco. Tuttora non è chiaro se la condanna sia stata emessa da un Tribunale o decisa nel corso di una riunione tra il prefetto ed alcuni ufficiali italiani e tedeschi.
Collegamenti:Strage di Ca’ Giustinian, comune di Venezia (Venezia). 28/7/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Ernesto D'Andrea | Violante Momesso | Venceslao Nardean | Amedeo Peruch | Giovanni Tronco |

BIBLIOGRAFIA

  • Morena Biason Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuovadimensione. Anpi - sezione di San Donà di Piave. Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2007, pp. 112,170, 174-175, 290, 361, 404, 455
  • Umberto Dinelli Rosso sulla laguna. La guerra partigiana in Venezia e provincia, Udine, Del Bianco, 1970, pp. 60, 64, 86, 133, 152
  • Giuseppe Gaddi I 13 Martiri di Ca’ Giustinian, Venezia, Edizioni de "La Voce del popolo", 1945, pp. 29-30
  • Armando Gavagnin Vent’anni di Resistenza al fascismo. Ricordi e testimonianze, Venezia, Comune di Venezia, 1979, p. 469

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Madre, scritta in data 24-07-1944
Località di stesura: Venezia
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13

Note al documento:
La lettera è riprodotta parzialmente, in ottemperanza alla legge sulla privacy.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI