- L'archivio contiene 1 lettera di Giacinto Rizzolio
PRESENTAZIONE
Di anni 25. Nato il 29 aprile 1919 a Cornigliano, in provincia di Genova. Di professione operaio, è assunto presso il reparto stampi dello stabilimento San Giorgio di Sestri Ponente (GE). Arruolato come sommergibilista nella Marina militare italiana, nel 1942 viene decorato con lamedaglia d’argento al valor militare. Dopo l’armistizio aderisce al Partito comunista italiano, divenendo comandante di uno dei G.A.P. (Gruppo di azione patriottica) di Genova. Tradito da una delazione, il 20 luglio 1944 viene catturato dalla Squadra politica mentre si trova nel suo paese natale. Condotto a Genova, viene imprigionato all’interno dell’edificio della Questura. Processato dal tribunale straordinario fascista tra le 3 e le 4 del mattino del 29 luglio successivo, Giacinto Rizzolio viene condannato a morte è assieme a Goffredo Villa, Aleandro Longhi, Ballilla Grilloti e Mario Cassurino. Alle ore 5 dello stesso giorno, i 5 partigiani vengono fucilati a Forte San Giuliano, poco fuori Genova, ad opera di un plotone composto da militi delle Brigate Nere.
DATI ANAGRAFICI
Età | 25 anni |
Genere | Maschio |
Data di nascita | 29/4/1919 |
Luogo di nascita | Cornigliano |
Provincia di nascita | Genova |
Data di morte: | 29/7/1944 |
Luogo di morte: | Forte San Giuliano |
Comune di morte: | Genova |
Regione di morte: | Liguria |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Operaio Al Reparto stampi dello stabilimento San Giorgio di Sestri Ponente (Genova). |
Appartenenza alle Forze armate | Marina |
Grado | Sommergibilista |
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Appartenenza politica | Comunista |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Gino |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | novembre 1943 - 29/7/1944 |
Tipo di reparto: | Gruppo |
Nome del reparto: | Gruppo di Azione patriottica (GAP) di Genova |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale straordinario fascista di Genova - Sentenza emessa in data 29/7/1944. |
Esecuzione: | Fascista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Tradito da una delazione, il 20 luglio 1944 viene catturato a Cornigliano dalla Squadra politica ed imprigionato alla Questura di Genova. Tra le 3 e le 4 del mattino del 29 luglio è processato dal Tribunale straordinario fascista, che lo condanna a morte. La sentenza è eseguita poco dopo, alle 5. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Processati dal tribunale straordinario fascista tra le 3 e le 4 del mattino del 29 luglio 1944, Goffredo Villa, Aleandro Longhi, Ballilla Grilloti, Giacinto Rizzolio e Mario Cassurino vengono condannati a morte e fucilati alle ore 5 dello stesso giorno. L’esecuzione ha luogo a Forte San Giuliano, poco fuori Genova, ad opera di un plotone di Brigate Nere. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'argento |
Collegamenti: | Strage di Forte San Giuliano, comune di Genova (Genova). 29/7/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Mario Cassurino | Balilla Grillotti | Aleandro Longhi | Goffredo Villa | |
BIBLIOGRAFIA
- Franco Gimelli - Paolo Battifora (a cura di) Dizionario della Resistenza in Liguria, Genova, De Ferrari, 2008 , p. 301
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 275
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a familiari, scritta in data 29-07-1944
Località di stesura: Genova
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: foto da originale
La lettera è conservata presso:
Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea - Genova
Indirizzo web:
http://www.istitutoresistenza-ge.it
Collocazione archivistica:
Fondo DV, b. 3, fasc. 1
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 275) differisce dall'autografo in alcuni punti. Nell'incipit, assieme a "Papà" e "fratello", è stata omesso "Mamma". Dopo "io sono tranquillo" manca invece "qualcuno vi aiuterà state tranquilli". Nella seconda facciata infine non è stata trascritta la frase "Interessatevi per la Mamma".