Nel nome del figlio
La famiglia Puecher nella Resistenza
Giuseppe Deiana
Prefazione di Virginio Rognoni
Pagine: 512 + inserto: 1/16
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia – 1939-1945: Seconda guerra mondiale
Con inserto fotografico
- Giancarlo Puecher in “Ultime lettere”
- Giorgio Puecher in “Ultime lettere”
Dal sito dell’editore:
«L’amavo troppo la mia patria, non la tradite, e voi tutti giovani d’Italia seguite la mia via e avrete il compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale.» Giancarlo Puecher, partigiano fucilato a Erba il 21 dicembre 1943
«La storia dirà che questo nostro tempo fu uno dei più tristi e tribolati che l’umanità abbia vissuto: perché essa è stata investita da un’ondata di pazzia frenetica. Quando la guerra sarà finita nessuno l’avrà voluta e pochi avranno interesse a ricordarla.» Giorgio Puecher, deportato e morto a Mauthausen il 7 aprile 1945
Tra il dicembre del 1943 e l’aprile del 1945 si consuma la tragica storia dei Puecher, una famiglia della borghesia milanese distrutta dalla guerra, tra Resistenza e deportazione: il giovane Giancarlo, ventenne, cattolico, idealista, partigiano subito dopo l’8 settembre, fucilato dai fascisti alla fine del ’43; e il padre Giorgio, notaio, arrestato, deportato e morto di stenti a Mauthausen in nome della passione civile per cui era stato ucciso suo figlio.
La drammatica fine di questi due eroi dimenticati della Seconda guerra mondiale viene raccontata in un lavoro meticoloso di ricerca di documenti e testimonianze, che la ricolloca in un quadro storico più ampio, dove Resistenza e deportazione sono strettamente connesse in un’unica lotta per la libertà e la democrazia. Vengono così analizzati i confini storico-geografici di Resistenza e deportazione in Italia, la nascita delle formazioni partigiane intestate a Giancarlo attive nel Comasco fino alla Liberazione, le operazioni di riabilitazione e commemorazione dell’«eroe borghese» nel dopoguerra.
Una ricostruzione storica che ha come fine la ricerca nell’Italia di oggi di quei valori per cui Giancarlo e Giorgio Puecher hanno sacrificato la loro vita, per trasmetterne la memoria alle nuove generazioni senza revisionismi e senza retorica.
L’autore
Giuseppe Deiana è stato docente di storia e filosofia nei licei ed è presidente delle associazioni Centro Comunitario Puecher di Milano. È autore di numerosi libri, tra i quali: Io penso che la storia ti piace (Unicopli, 1999), Educare alla cittadinanza democratica (con A. Cavalli, Carocci, 1999), Insegnare l’etica pubblica (Erickson, 2003), Bioetica e educazione (Ibis, 2005), Le sfide della bioetica globale (Aìsara, 2008), L’etica dell’insegnante (Aìsara, 2008), Istruisce ma non educa. Educazione morale e pedagogia civile per la formazione di cittadini competenti, attivi e responsabili (Pellegrini, 2011), Questa storia mi ha cambiato la vita. La memoria della Resistenza e le giovani generazioni (Unicopli, 2013).