- L'archivio contiene 1 lettera di Ernesto Conti
PRESENTAZIONE
Nato a Vogogna (Verbania) nel 1925, fucilato a Novara il 28 dicembre 1943. Orfano di padre, aderisce giovanissimo alla "Banda Libertà" con la quale partecipa all’insurrezione di Villadossola dell’8-11 novembre 1943. Arrestato l’8 dicembre 1943 con altri undici compagni di lotta, è condannato a morte dal Tribunale di guerra germanico. Il 27 dicembre è trasferito nelle carceri di Novara e l’indomani fucilato al poligono di tiro con Erminio Marini, Osvaldo Giovannone, Bruno Matli, Giuseppe Giudici, Guido Falcaro, Paolo Steffanino e Guido Vivarelli.
DATI ANAGRAFICI
Età | 18 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 1925 |
Luogo di nascita | Vogogna |
Provincia di nascita | Verbano-Cusio-Ossola |
Data di morte: | 28/12/1943 |
Luogo di morte: | Poligono di tiro di Novara |
Comune di morte: | Novara |
Regione di morte: | Piemonte |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Prima formazione nella Resistenza: | autunno 1943 - inverno 1943-44 |
Tipo di reparto: | Banda |
Nome del reparto: | Banda Libertà |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale di guerra tedesco - Sentenza emessa in data 8/12/1943. |
Esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Arrestato l’8 dicembre 1943 con undici compagni di lotta (assieme ai quali ha partecipato all’insurrezione di Villadossola, dall’8 all’11 novembre 1943), viene condannato a morte dal Tribunale di guerra tedesco. Trasferito il 27 dicembre alle carceri di Novara, viene fucilato il giorno dopo con altri 7 prigionieri. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Alla fine del 1943, il Tribunale di guerra tedesco nella provincia di Novara condanna a morte alcuni partigiani che hanno preso parte all’insurrezione di Villadossola (8-11 novembre 1943). Il 28 dicembre Ernesto Conti, Guido Falcaro, Osvaldo Giovannone, Giuseppe Giudici, Erminio Marini, Bruno Matli, Paolo Steffanino e Guido Vivarelli vengono trasportati al poligono di tiro di Novara ed ivi fucilati. Di tutti loro è stato possibile rintracciare l’ultima lettera, eccetto che per Erminio Marini, il cui scritto è andato purtroppo smarrito. |
Collegamenti: | Strage di Poligono di Novara, comune di Novara. 28/12/1943 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Guido Falcaro | Osvaldo Giovannone | Giuseppe Giudici | Bruno Matli | Paolo Steffanino | Guido Vivarelli | |
BIBLIOGRAFIA
- Mauro Begozzi "Non preoccuparti...che muoio innocente". Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995, p. 20
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 121
- Carlo Squizzi 8.11.43: primi partigiani ossolani e l’insurrezione di Villadossola : (settembre-dicembre 1943), Villadossola, La Pagina, 1989
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Madre e fratelli, scritta in data 28-12-1943
Località di stesura: Novara
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
Collocazione bibliografica:
Mauro Begozzi, Non preoccuparti...che muoio innocente. Lettere di resistenti novaresi condannati a morte, Novara, Interlinea Edizioni, 1995
La lettera autografa è conservata presso i familiari del condannato, che hanno permesso a Carlo Squizzi di farne una trascrizione che egli ha poi fornito a Mauro Begozzi.