- L'archivio contiene 2 lettere di Irma Marchiani
PRESENTAZIONE
Di anni 33, ricamatrice, modista e pittrice, nubile. Nata il 6 febbraio 1911 a Firenze e residente a Santo Stefano di Magra (La Spezia). Cresciuta in una famiglia apertamente antifascista, tant’è che il padre ferroviere fu licenziato nel 1923 a causa delle sue idee politiche, l’anno successivo Irma dovette abbandonare la scuola, dove si era distinta per le sue doti artistiche, per andare a lavorare al fine di contribuire al bilancio famigliare. L’8 settembre 1943, quando fu annunciato l’armistizio, Irma si trovava, come di consueto, sull’Appennino modenese, nella zona del Frignano, per alcune cure essendo di salute cagionevole. Qui decise di entrare nella Resistenza operando dapprima come staffetta e informatrice per divenire, nel maggio 1944, vice comandante del Battaglione "Matteotti", Brigata "Roveda", Divisione "Modena". Catturata durante la battaglia di Montefiorino mentre tentava di far ricoverare un partigiano ferito, fu seviziata e condotta nel campo di concentramento di Corticelli (Bologna). Dapprima condannata e morte e poi alla deportazione in Germania, riuscì a fuggire e a ricongiungersi con il proprio battaglione. Operò come commissario, infermiera e combattente. L’11 novembre 1944, nel tentativo di attraversare le linee con i propri compagni di lotta ormai privi di munizioni, fu sorpresa, presso Benedello, da una pattuglia tedesca insieme alla staffetta Gaetano Ruggeri. Condotta a Pavullo nel Frignano (Modena), fu processata il 26 novembre da ufficiali del Comando tedesco di Bologna che la condannarono a morte. Fu fucilata lo stesso giorno alle ore 17, vicino alle carceri di Pavullo con Renzo Costi, Domenico Guidani e Ruggeri. Il 3 settembre 1951 fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la motivazione con cui le fu riconosciuta la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria: "Valorosa partigiana, animata da ardimento, dopo essersi distinta per coraggio e sprezzo del pericolo nella battaglia di Montefiorino, veniva catturata dal nemico nel generoso tentativo di far ricoverare in un luogo di cura un compagno gravemente ferito. Condannata alla deportazione e riuscita audacemente ad evadere, riprendeva il suo posto di lotta e partecipava al combattimento di Benedello, battendosi con indomito coraggio e prodigandosi nella amorosa assistenza ai feriti. Caduta nuovamente nelle mani del nemico, affrontava impavida la morte, offrendo fieramente il petto al piombo che troncava la sua bella esistenza".
DATI ANAGRAFICI
Età | 33 anni |
Genere | Femmina |
Stato civile | Nubile |
Data di nascita | 6/2/1911 |
Luogo di nascita | Firenze |
Residenza | Santo Stefano di Magra (La Spezia) |
Data di morte: | 26/11/1944 |
Luogo di morte: | Vicinanze del carcere di Pavullo |
Comune di morte: | Pavullo nel Frignano |
Provincia di morte: | Modena |
Regione di morte: | Emilia Romagna |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Ricamatrice |
|
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Anty |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - |
Tipo di reparto: | Gruppo |
Nome del reparto: | Gruppo partigiano dell'Appennino modense |
Grado conseguito: | Steffetta |
Seconda formazione nella Resistenza: | primavera 1944 - |
Tipo di reparto: | Battaglione |
Nome del reparto: | Battaglione Matteotti, Brg. Roveda, Div. Garibaldi Modena |
Grado conseguito: | vicecomandante e commissario politico |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Esecuzione: | Nazista |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Eccidio |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturata da una pattuglia tedesca l'11 novembre 1944 mentre tentava di attarversare le linee con la staffetta "Balilla", fu condotta a Rocca Corneta e da qui a Pavullo nel Frignano in provincia di Modena. Fu processata il 26 novembre da ufficiali tedeschi del Comando di Bologna e condannata a morte. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 26 novembre 1944 alle ore 17, in esecuzione della sentenza di morte emessa dal Comando militare tedesco di Bologna, furono fucilati da un plotone germanico, vicino alle carcere di Pavullo (Modena), quattro partigiani: Irma Marchiani, Renzo Costi, Domenico Guidani e Gaetano Ruggeri. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro assegnata in data 1951 |
Collegamenti: | Eccidio di vicinanze del carcere di Pavullo, comune di Pavullo nel Frignano (Modena). 26/11/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- Irma Marchiani in "Rassegna annuale dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia" fasc. 4, Modena, Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia,, 1963
- Medaglie e pagine di storia sulla lotta di liberazione in Emilia Romagna, Imola, Grafiche Galeati, 1990, p. 98
- Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 455
- Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 273
- Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II p. 577
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 184-185.
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
» Leggi
Lettera a sorella, scritta in data 26-11-1944
Località di stesura: carcere di Pavullo
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: foto da originale
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 14 fasc. 57
"Paggetto" è il vezzeggiativo con cui Irma Marchiani era chiamata dai familiari.
» Leggi
Lettera a fratello, scritta in data 10-08-1944
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi – Giovanni Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 184-185.
La lettera inviata al fratello Piero non è l'ultimo messaggio di Irma Marchiani ma il suo testamento spirituale.