- L'archivio contiene 1 lettera di Alberto Trionfi
PRESENTAZIONE
Di anni 52. Nato il 2 luglio 1892 a Jesi, in provincia di Ancona. Allievo volontario alla Scuola militare di Modena dal 7 novembre 1911, nel febbraio 1913 completa il corso ed ottiene il grado di sottotenente dei granatieri. Inviato in Libia dall’aprile del 1914 al marzo del 1916, viene promosso tenente nel luglio del 1915 e capitano nel gennaio del 1916. Ferito nel corso del conflitto, è insignito della medaglia di bronzo al valor militare. Ammesso alla Scuola di guerra di Torino nel 1924, vi esce nel 1926. Nel gennaio dell’anno successivo ottiene il grado di maggiore e viene assegnato al Corpo di Stato Maggiore, presso cui resta in servizio per 4 anni. Nel gennaio del 1931 è trasferito a Napoli, dove, nel giro di pochi anni, diventa colonnello (settembre 1937) ed assume il Comando del 3º reggimento granatieri. Nel luglio del 1939 guida la sua formazione durante l’occupazione dell’Albania; quindi è nominato Capo di Stato maggiore prima della divisione Siena, poi della divisione Lombardia. Componente dello Stato Maggiore del Regio esercito dall’aprile del 1941, assume alcuni incarichi di comando a Roma (Difesa territoriale, XVII Corpo d’armata e Scuola militare), finché, nell’ottobre del 1942, è promosso Generale di brigata e destinato alla Divisione Cagliari (dislocata in Grecia) in qualità di comandante della fanteria divisionale. All’annuncio dell’armistizio, Alberto Trionfi si trova ad Atene, appena rientrato da una breve licenza in Italia. Sorpreso dai tedeschi, viene catturato e deportato in Polonia, dove viene imprigionato nel campo di internamento di Schokken (Oflag 64/Z). A causa dell’avanzata delle truppe sovietiche, nel gennaio del 1945 il lager è fatto evacuare e Trionfi è incolonnato con altri prigionieri per essere trasferito a Luckenwalde (un campo a sud di Berlino). Il 28 gennaio, dopo oltre una settimana di marcia, il gruppo fa una sosta a Shelkow, l’attuale Kusnica Zelichowo (Kuznica Zelichowska in polacco). Alberto Trionfi, Giuseppe Andreoli, Emanuele Balbo Bertone, Ugo Ferrero, Carlo Spatocco e Alessandro Vaccaneo (tutti ufficiali dell’esercito italiano) entrano in una taverna per rifocillarsi e ripararsi dal freddo, ma, traditi dalla delazione di un sottufficiale della Luftwaffe, vengono immediatamente catturati da un reparto di SS e fucilati all’esterno dell’edificio.
DATI ANAGRAFICI
Età | 52 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 2/7/1892 |
Luogo di nascita | Jesi |
Provincia di nascita | Ancona |
Data di morte: | 28/1/1945 |
Nazione di morte: | Polonia |
Luogo di morte: | Shelkow, attuale Kusnica Zelichowo o Kuznica Zelichowska in polacco . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Shelkow |
Provincia di morte: |
Titolo di studio | Licenza media superiore. Scuola militare di Modena; Scuola militare di Torino |
Categoria professionale | Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati |
Professione | Generale di Brigata Destinato al Comando della Divisione Cagliari in qualità di comandante della fanteria divisionale. |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Reparto tiburio Divisione Cagliari | |
Grado | Generale di Brigata. Comandante della fanteria divisionale |
Località di servizio | Grecia |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Internato militare |
Condizione al momento della morte: | Internato |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato ad Atene, in Grecia, dopo l’armistizio, è deportato in Polonia ed internato nel campo di concentramento di Schokken (Oflag 64/Z). A causa dell’avanzata delle truppe sovietiche, nel gennaio del 1945 il lager è fatto evacuare e Trionfi è incolonnato con altri prigionieri per essere trasferito a Luckenwalde (un campo a sud di Berlino). Durante la marcia però, a Shelkow, viene ucciso insieme ad altri 5 ufficiali italiani. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Prigionieri nel campo di concentramento di Schokken (l’odierna Skoki, in Polonia), i generali del regio esercito italiano Giuseppe Andreoli, Emanuele Balbo Bertone, Ugo Ferrero, Carlo Spatocco, Alberto Trionfi e Alessandro Vaccaneo vengono giustiziati da un reparto di SS il 28 gennaio 1945, in località Shelkow (l’attuale Kusnica Zelichowo, Kuznica Zelichowska in polacco), durante una marcia di trasferimento verso il lager di Luckenwalde (sud di Berlino). |
Collegamenti: | Strage di Shelkow (l’attuale Kusnica Zelichowo, Kuznica Zelichowska in polacco). 28/1/1945 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- Carlo Trionfi La vita di un prode: il generale Alberto Trionfi, Roma, Società Apostolato, 1946
- Maria Trionfi Il generale Alberto Trionfi: scritti e memorie dalla Grecia al lager: un delitto delle SS, Roma, A.N.E.I., 2004
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera scritta in data 31-12-1945
Località di stesura: Campo di concentramento di Schokken (Polonia)
Stato del documento: copia
La lettera è conservata presso: Carte private di Maria Trionfi,
Collocazione bibliografica:
Maria Trionfi, Il Generale Alberto Trionfi. Scritti e memorie dalla Grecia al Lager. Un delitto delle SS, Roma, A.N.E.I., 2004, pp. 309-310
Questo scritto non è una una vera e propria lettera, bensì l'ultimo messaggio scritto dal generale Alberto Trionfi sul suo diario, scritto su un piccolo notes che tuttavia (come si può vedere dalla terza immagine qui pubblicata) risulta pressoché illeggibile ad occhio nudo. Con la lampada di Wood si è potuto trascrivere quanto pubblicato qui e alle pagg. 309 e 310 del volume "Il Generale Alberto Trionfi. Scritti e memorie dalla Grecia al Lager. Un delitto delle SS" (Roma, A.N.E.I., 2004).