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Ottorino Quiti



PRESENTAZIONE

L’immagine riproduce un primo piano di Ottorino Quiti. Di anni 22, contadino, celibe. Nato l’8 settembre 1921 a Vicchio (Firenze) e ivi residente. Dopo l’8 settembre 1943 decise di non rispondere ai bandi di chiamata alle armi della RSI. Datosi alla macchia, contattò i partigiani organizzatisi nei boschi del Mugello. Il 12 marzo 1944 fu catturato durante un rastrellamento nella zona di Vicchio. Con lui vennero sorpresi altri quattro suoi compaesani anch’essi renitenti. Nel suo ultimo messaggio Ottorino dichiara al padre che aveva deciso di presentarsi il giorno successivo. Il 21 marzo il Tribunale militare di Firenze condannò alla pena di morte sette inadempienti alla chiamata alle armi fascista. Due di costoro ottennero la grazia del Duce, mentre Ottorino Quiti, Guido Targetti, Leandro Corona, Antonio Raddi e Adriano Santoni furono fucilati all’alba del 22 marzo sotto lo stadio comunale di Firenze, al campo di Marte. La notte precedente furono assistiti spiritualmente dal cappellano don Angelo Becherle che, in una memoria, ricorda come i giovani non si dessero pace. Ottorino non riusciva a rassegnarsi e volle telefonare ad alcuni parenti ma quando questi gli risposero la comunicazione fu interrotta. Trascorse tutta la notte in preda alla disperazione. Continuò a chiedere pietà anche lungo il tragitto verso il luogo dell’esecuzione. Qui vi erano ad attenderli varie file di reclute che avevano risposto alla chiamata di leva delle classi 1922 e 1923. Il plotone stesso era composto da reclute. Secondo Luigi Bocci, allievo ufficiale presente ai fatti, erano stati costretti ad assistere all’esecuzione affinché desistessero dall’idea di disertare. Molti dei soldati che costituivano il plotone d’esecuzione, al momento di sparare, o sbagliarono mira o addirittura si rifiutarono. Quiti e Santoni non furono colpiti. Allora il comandante Ceccaroni si avvicinò a Ottorino e gli scaricò in pieno volto sei colpi di rivoltella. Morì solo più tardi esangue.

Autore della presentazione: Enrica Cavina

DATI ANAGRAFICI

Età 22 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 8/9/1921
Luogo di nascita Vicchio
Provincia di nascita Firenze
Residenza Vicchio

Data di morte: 22/3/1944
Luogo di morte: Stadio comunale di Campo di Marte . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Firenze
Regione di morte:Toscana

Categoria professionaleAgricoltori di ogni specie
Professione Contadino

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Renitente
Condizione al momento della morte: Civile
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare straordinario di guerra di Firenze - Sentenza emessa in data 21/3/1944.
Esecuzione:Fascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Il 21 marzo 1944 fu processato e condannato a morte dal Tribunale militare straordinario di guerra di Firenze.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 22 marzo, alle ore 6.30, un plotone fascista sotto lo stadio comunale di Firenze, al Campo di Marte, fucilò 5 giovani renitenti catturati pochi giorni prima a Vicchio (Fi): Antonio Raddi di 21 anni, Leandro Corona di 21 anni, Ottorino Quiti di 23 anni, Adriano Santoni di 21 anni e Guido Targetti di 22 anni.
Collegamenti:Strage di Stadio comunale di Campo di Marte, comune di Firenze. 22/3/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Leandro Corona | Guido Targetti |

BIBLIOGRAFIA

  • Campo di Marte in "Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza", Milano, La Pietra, 1968, vol. I, p. 439
  • Angelo Becherle Una notte con cinque condannati a morte in "Società" 1-2, Firenze, gennaio-febbraio 1945
  • Luciano Casella La Toscana nella guerra di liberazione, Firenze, La Nuova Europa Editrice, 1972, pp. 107 e 114
  • Comune di Firenze Campo di Marte. 22 marzo 1944 numero unico, Firenze, Comune di Firenze, 1973
  • Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 206-207
  • Giovanni Frulli La liberazione di Firenze, Milano, Edizioni Sperling & Kupfer, 1982, p. 51
  • Ugo Jona Le rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscane. Diario di diciassette mesi di sofferenze e di eroismi, Firenze, AMFIN, 1992, pp. 16-18

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Tutti, scritta in data 22-03-1944
Località di stesura: Firenze
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 9 fasc. 23.

Collocazione bibliografica:
Mimmo Franzinelli, Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 207.

Note al documento:
L'originale fu consegnato da Ottorino Quiti al cappellano militare Don Angelo Beccherle, il quale prestò aiuto e conforto spirituale ai 5 condannati di Campo Marte, confessandoli e trascorrendo con loro gli ultimi istanti delle loro vite. Dopo l'esecuzione lo stesso Don Beccherle si occupò di far pervenire la lettera ai familiari.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI