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Mario De Martis



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 23. Nato il 20 settembre 1920 a Sassari. Studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere, durante la seconda guerra mondiale è arruolato nell’aviazione con il grado di Tenente pilota. L’8 settembre 1943 è catturato dai tedeschi nei pressi di Grosseto, mentre fa ritorno da una missione. Evaso, fugge a Roma, dove entra in contatto con il Fronte militare clandestino di Montezemolo. Aggregatosi alla Banda Napoli, inquadrata nel Battaglione Hazon, partecipa attivamente a numerosi sabotaggi, nonché al recupero e allo smistamento di materiale clandestino. Tradito da una delazione e caduto in un tranello, il 28 marzo 1944 la Gestapo lo sorprende in Piazza Libertà, a Roma. Arrestato, viene incarcerato in Via Tasso, dove subisce interrogatori e torture. Il 23 aprile è trasferito nel penitenziario di Regina Coeli. Il 9 maggio il Tribuinale militare tedesco lo processa, condannandolo a morte. La sentenza viene eseguita il 3 giugno 1944 sugli spalti di Forte Bravetta. Con Mario De Martis, il plotone d’esecuzione della P.A.I. (Polizia Africa italiana) fucila anche il carabiniere Fortunato Caccamo, l’ufficiale d’artiglieria Costantino Ebat, il sergente dell’esercito Guido Orlanducci e le guardie di pubblica sicurezza Giovanni Lupis ed Emilio Scaglia.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 23 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 20/9/1920
Luogo di nascita Sassari

Data di morte: 3/6/1944
Luogo di morte: Forte Bravetta . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Roma
Regione di morte:Lazio

Titolo di studioStudi universitari. Iscritto alla facoltà di Lettere
Categoria professionaleCondizioni non professionali
Professione Studente universitario
Appartenenza alle Forze armateAviazione
GradoTenente pilota

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: autunno 1943 - 3/6/1944
Tipo di reparto: Battaglione
Nome del reparto: Battaglione Hazon, Banda Napoli
Grado conseguito: Aiutante maggiore
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale militare di guerra tedesco - Sentenza emessa in data 9/5/1944.
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Tradito da una spia infiltrata, viene catturato dalla Gestapo il 28 marzo 1944 a Roma (in Piazza della Libertà). Imprigionato alle carceri di Via Tasso, è interrogato e torturato, prima del trasferimento a Regina Coeli. Il 9 maggio il Tribunale militare tedesco lo condanna a morte. La sentenza viene eseguita il 3 giugno a Forte Bravetta.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Alle ore 10 del 3 giugno 1944, mentre sono già in corso i preparativi per la ritirata tedesca da Roma, un plotone della Polizia Africa Italiana (PAI) fucila a Forte Bravetta Fortunato Caccamo (carabiniere), Mario De Martis (tenente pilota), Costantino Ebat (maggiore), Giovanni Lupis (guardia di pubblica sicurezza), Emilio Scaglia (guardia di pubblica sicurezza) e Guido Orlanducci (sergente).
Collegamenti:Strage di Forte Bravetta, comune di Roma (Roma). 3/6/1944
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Fortunato Caccamo | Costantino Ebat | Emilio Scaglia |

BIBLIOGRAFIA

  • Mario De Martis. Martire della Vigilia in "Sacrificium" A. II, N° 7, Roma, 1 dicembre 1946, p. 4
  • Virtù di un giovane patriotta in "Riscossa" A. II, N° 8, Sassari, 19 febbraio 1945, p. 4
  • Carattere di un patriota in "Rivoluzione liberale" A. I, N° 7, Cagliari, 26 marzo 1945, p. 2
  • Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, pp. 68-72
  • Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 270
  • Eugenia Latini (a cura di) I martiri di Forte Bravetta / Prefazione di Giovanni Gigliozzi, Roma, A.N.F.I.M., 2006, pp. 21, 37, 54
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 93-95
  • Augusto Pompeo (a cura di) Forte Bravetta 1932-1945. Storie memorie territorio, Roma, XVI Circoscrizione, 2000
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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    Lettera a zio, scritta in data 03-06-1944
    Località di stesura: Roma
    Stato del documento: copia


    Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

    La lettera è conservata presso:
    Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

    Indirizzo web:
    http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

    Collocazione archivistica:
    Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14

    Note al documento:
    Il documento è senza data, ma dal testo si evince piuttosto chiaramente come la lettera sia stata scritta nell'imminenza della morte, e quindi il giorno 3 giugno 1944.

    INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI