- L'archivio contiene 2 lettere di Achille Barilatti
PRESENTAZIONE
Di anni 22. Nato il 16 settembre 1921 a Macerata. Studente iscritto alla facoltà di scienze economiche e commerciali; sottotenente di complemento di Artiglieria durante il secondo conflitto mondiale. Dopo l’armistizio si sposta in montagna, e precisamente nella zona di Vestignano, in provincia di Macerata. Entra a far parte del Gruppo Patrioti Nicolò con il nome di battaglia di Gilberto Della Valle, divenendo comandante del distaccamento di Montalto. Il mattino del 22 marzo 1944, all’alba, è sorpreso con la sua formazione proprio nei pressi di Montalto, in un azione di rastrellamento svolta congiuntamente da reparti tedeschi e fascisti. Fatto prigioniero, è costretto ad assistere all’esecuzione di ventisei dei suoi uomini. Altri cinque sopravvivono solo grazie all’intervento dello stesso Barilatti, che offre la sua vita in cambio di quella dei suoi soldati. Condotto a Muccia (prov. di Macerata), è trattenuto a palazzo Paparelli, sede del comando nazifascista. Interrogato sia dai tedeschi che dagli italiani, rifiuta di rispondere alle domande. Il comandante fascista del presidio ne decreta perciò la condanna a morte senza processo. Alle ore 18,25 del giorno successivo (23 marzo), dopo aver scritto alla madre ed alla fidanzata Dita (che ha anche l’occasione di incontrarlo per un ultima volta), Barilatti è scortato al cimitero del paese e fucilato contro il muro di cinta. Dopo la liberazione gli è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare e alla memoria con la seguente motivazione: "Comandante di distaccamento partigiano sopraffatto dopo strenua difesa da ingenti forze fasciste, fieramente rifiutava di avere salva la vita pur di non tradire i compagni. Il massacro di ventisette partigiani barbaramente trucidati sotto i suoi occhi non lo intimorì ed il suo animo acceso da sdegno per tanto scempio non tremò innanzi al martirio. Dopo avere rinfacciato al nemico l’insulto di traditore della Patria cadeva sotto il piombo fratricida gridando: "Viva l’Italia!" ".
DATI ANAGRAFICI
Età | 22 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 16/9/1921 |
Luogo di nascita | Macerata |
Residenza | Ancona |
Data di morte: | 23/3/1944 |
Luogo di morte: | Cimitero di Muccia |
Comune di morte: | Muccia |
Provincia di morte: | Macerata |
Regione di morte: | Marche |
Titolo di studio | Licenza media superiore. Corso di laurea in Scienze economiche e commerciali |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Arma | Artiglieria |
Grado | Tenente di complemento |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Gilberto della Valle |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | autunno 1943 - 23/3/1944 |
Tipo di reparto: | Distaccamento |
Nome del reparto: | Distaccamento di Montalto, Gruppo Patrioti Nicolò |
Grado conseguito: | Comandante |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazifascista |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato in un rastrellamento nazifascista nei pressi di Montalto, la mattina del 22 marzo 1944, Achille Barilatti è costretto ad assistere all'esecuzione di 26 dei suoi uomini, prima di essere portato a Muccia per l'interrogatorio. Il giorno successivo, 23 marzo, viene fucilato nei pressi del cimitero del paese. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 23 marzo 1944, alle ore 18,25, Achille Barilatti è giustiziato senza processo da un plotone composto da tedeschi e fascisti, contro il muro di cinta del cimitero di Muccia. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro assegnata in data 24/4/1948 |
BIBLIOGRAFIA
- Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 121
- La Resistenza nell’Anconitano, Ancona, Anpi provinciale di Ancona, 1963, pp. 276-277
- Mario Avagliano (a cura di) Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2006, pp. 10 e 391
- Morena Biason Un soffio di libertà. La Resistenza nel Basso Piave, Nuovadimensione. Anpi - sezione di San Donà di Piave. Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea, 2007, pp. 112,170, 174-175, 290, 361, 404, 455
- Elio Giantomassi S. tenente Achille Barilatti di Franco e Bianca Leonardi: dottore honoris causa in Scienze economico-commerciali, Ancona, Tipografia E. Venturini, 1947
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 21
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Madre,
Località di stesura: Muccia
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
Benché siano assenti sia il luogo che la data di scrittura della lettera, è logico supporre che essa sia stata composta da Achille Barilatti tra il giorno della sua cattura (22 marzo 1944) e quello della sua fucilazione (23 marzo 1944).
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Lettera a Dita Marasli,
Località di stesura: Muccia
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
Benché siano assenti sia il luogo che la data di scrittura della lettera, è logico supporre che essa sia stata composta da Achille Barilatti tra il giorno della sua cattura (22 marzo 1944) e quello della sua fucilazione (23 marzo 1944).