- L'archivio contiene 4 lettere di Giacomo Cappellini
PRESENTAZIONE
Di anni 36. Nato il 24 gennaio 1909 a Cerveno (Brescia). Di professione maestro elementare. Si diploma in composizione tipografica alla scuola professionale dell’Istituto dei salesiani di Asti. Nel 1929 è chiamato a prestare il servizio di leva a Roma, presso il Centro chimico dell’esercito. Congedato nel 1930, nel 1933 si iscrive al Partito nazionale fascista (PNF). Nel 1935 ottiene il diploma magistrale come privatista. Nel 1938 vince il concorso per l’insegnamento e gli viene assegnato il ruolo alla scuola elementare di Breno (Brescia). Nel 1940 si iscrive alla facoltà di magistero presso l’università di Torino, ma è costretto ad interrompere gli studi perché richiamato alle armi, il 15 aprile 1943. In servizio ancora presso il Centro chimico di Roma, il 3 agosto è trasferito a Verona. Dopo l’8 settembre 1943 riesce ad evitare la cattura da parte delle forze tedesche. Tornato a Cerveno, rifiuta di aderire alla RSI ed è dichiarato dimissionario quando non si presenta alla scuola di Breno per l’inizio del nuovo anno scolastico. Nell’autunno dello stesso anno forma il gruppo C8 delle Fiamme Verdi, radunando alcuni giovani della Valcamonica. A capo di questa formazione compie numerose azioni contro le truppe della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) di Capodiponte (Brescia) e le forze di occupazione, usufruendo in larga parte dei rifornimenti degli Alleati. Nel giugno 1944 diventa Comandante della brigata F. Lorenzini, inquadrata nella Divisione Fiamme Verdi Tito Speri. Considerato tra i ribelli più pericolosi, i fascisti tentano di scovarlo in ogni modo. Il 6 luglio 1944 viene arrestato suo fratello Alfredo, il quale però riesce ad evadere dalle carceri bresciane dopo circa una settimana, approfittando di un bombardamento notturno. Il 9 ottobre la casa della sua famiglia (a Cerveno) viene incendiata. Il 21 gennaio 1945 infine, Giacomo è sorpreso a Villa di Lozio da un rastrellamento effettuato da alcuni reparti dell’esercito della RSI. Ferito nello scontro a fuoco che segue, si sacrifica per permettere al suo amico e compagno di lotta Carlo Sandrinelli di mettersi in salvo. Incarcerato nel Castello di Brescia, rimane prigioniero per circa due mesi. In questo periodo, oltre ad alcune lettere, scrive anche il poema "Alla Mirabella", dedicato al torrione in cui erano stati rinchiusi alcuni patrioti nel 1848. Il 22 marzo 1945 il Tribunale militare regionale di guerra lo processa e lo condanna a morte. Due giorni dopo, 24 marzo, alle ore 6 del mattino, Cappellini è condotto nel lato nord del Castello e fucilato da un plotone di militi della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana). Dopo la liberazione gli è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare e alla memoria.
DATI ANAGRAFICI
Età | 36 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 24/1/1909 |
Luogo di nascita | Cerveno |
Provincia di nascita | Brescia |
Residenza | Cerveno |
Data di morte: | 24/3/1945 |
Luogo di morte: | Castello di Brescia |
Comune di morte: | Brescia |
Regione di morte: | Lombardia |
Titolo di studio | Studi universitari. Diploma di compositore tipografo e diploma magistrale; iscritto all'Università di Torino. |
Categoria professionale | Culto, professioni e arti liberali |
Professione | Maestro elementare Direttore del laboratorio della scuola di lavoro. |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Reparto tiburio Centro chimico | |
Località di servizio | Roma, poi Verona |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Il Maestro |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - 24/3/1945 |
Tipo di reparto: | Divisione |
Nome del reparto: | Divisione Fiamme Verdi Tito Speri |
Seconda formazione nella Resistenza: | giugno 1944 - 24/3/1945 |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata F. Lorenzini |
Grado conseguito: | Comandante di battaglione |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare regionale di Brescia - Sentenza emessa in data 22/3/1945. |
Esecuzione: | Fascista |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato il 21 gennaio 1945 in località Villa di Lozio, durante un rastrellamento di militari della Rsi, viene imprigionato nel Castello di Brescia, fino alla condanna a morte da parte del Tribunale militare regionale di guerra di Brescia, che arriva il 22 marzo dello stesso anno, con l’accusa di appartenenza a banda armata ed attentato contro truppe della Rsi e tedesche. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | La mattina del 24 marzo 1945 viene prelevato dalla cella, condotto nel cortile del castello di Brescia ed ivi fucilato alla schiena da un plotone di esecuzione della Gnr. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro |
BIBLIOGRAFIA
- AA. VV. Giacomo Umberto Cappellini Eroe e martire delle Fiamme Verdi, Brescia, Pavoniana, 1945
- Rolando Anni Dizionario della Resistenza bresciana, Brescia, Morcellana, 2008, pp. 80-81
- Giacomo Cappellini - a cura di Giacomo Cappellini jr. - Mimmo Franzinelli "Alla Mirabella". Lettere dal carcere (Castello di Brescia, febbraio-marzo 1945), Brescia, Grafo, 2003
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 109-110
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 68-70
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a genitori,
Località di stesura: Castello di Brescia
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
In alto, nella prima pagina, la scritta "GIACOMO CAPPELLINI/fucilato a Brescia il 24 Marzo 1945/Maestro" è cancellata con una riga ondulata a penna blu.
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Lettera a Moglie,
Località di stesura: Castello di Brescia
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
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Lettera a Fratelli,
Località di stesura: Castello di Brescia
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
In alto, in maiuscolo, c'è il nome di Giacomo Cappellini, senza ulteriori informazioni.
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Lettera scritta in data 23-03-1945
Località di stesura: Carceri del castello di Brescia
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso: Carte familiari Giacomo Cappellini jr., Braone (BS)
La lettera è priva di intestazione.