- L'archivio contiene 1 lettera di Jacopo Lombardini
PRESENTAZIONE
Di anni 52, maestro elementare e predicatore evangelico, celibe. Nato il 13 dicembre 1892 a Gragnana (Massa Carrara). Cresciuto in una famiglia di ideali mazziniani, nel 1915 si iscrisse al partito repubblicano. Combatté come volontario durante la Prima guerra mondiale e al suo rientro iniziò a collaborare al periodico "La sveglia repubblicana". Stabiliti contatti anche con gli ambienti anarchici, nel biennio 1921-22 fu spesso vittima di aggressioni da parte di squadristi. Durante il fascismo gli fu impedito di svolgere la professione di insegnante a causa delle sue posizioni politiche. Ciò lo indusse a trasferirsi a Torino dove si mantenne con lezioni private. Convertitosi al protestantesimo, fu assunto come istitutore nel Collegio Valdese di Torre Pellice. Nel 1943 aderì al Partito d’azione e dopo l’8 settembre salì in montagna dove svolse gli incarichi di commissario politico e di predicatore evangelico delle formazioni "Giustizia e Libertà" della V Divisione Alpina. Il 24 marzo 1944 fu catturato insieme ad altri partigiani in seguito ad un rastrellamento compiuto da SS italiane e tedesche. Condotto nella caserma di Bobbio, fu sottoposto a tortura. Il 31 marzo fu imprigionato nelle Carceri Nuove di Torino dove vi rimase fino all’inizio di maggio quando fu trasferito al campo di Fossoli. A metà luglio fu inviato al campo di Bolzano e, il 2 agosto, fu deportato a Mauthausen. Dopo vari mesi di lavoro forzato, fu ricoverato nell’infermeria del campo di Melk. Il 24 aprile 1945 fu selezionato per l’eliminazione tramite camera a gas. Fu ucciso il giorno successivo. Nel dopoguerra gli fu riconosciuta la Medaglia d’Argento al Valor militare alla memoria con la seguente motivazione: "Uomo di cultura e patriota di sicura fede fu, subito dopo l’armistizio, animatore infaticabile della lotta di liberazione in Val Pellice e in Val Germanasca, conosciuto ed amato dai giovani che andava ammaestrando nella fede alla Libertà ed alla Patria. Caduto in mani tedesche nel corso di un duro rastrellamento e crudelmente seviziato, manteneva contegno elevato ed esemplare affrontando sempre con cristiana serenità il duro calvario dei campi di concentramento. Barbaramente suppliziato chiudeva l’esistenza nel servizio dei più nobili ideali". Nel 2006 la Città di Cinisello Balsamo ha conferito "La spiga d’oro" al centro culturale che porta il suo nome. Il testamento spirituale qui pubblicato è stato scritto e indirizzato da Jacopo alla sorella il 15 novembre 1943.
DATI ANAGRAFICI
Età | 52 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 13/12/1892 |
Luogo di nascita | Gragnana |
Provincia di nascita | Massa-Carrara |
Residenza | Torino |
Data di morte: | 25/4/1945 |
Nazione di morte: | Austria |
Luogo di morte: | Lager di Mauthausen |
Titolo di studio | Licenza media superiore |
Categoria professionale | Culto, professioni e arti liberali |
Professione | Maestro elementare e predicatore evangelico |
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Appartenenza politica | Repubblicano |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano e deportato |
Prima formazione nella Resistenza: | ottobre 1943 - 31/3/1944 |
Tipo di reparto: | Divisione |
Nome del reparto: | Divisione Alpina GL Sergio Toja 5ª |
Grado conseguito: | Commissario politico e predicatore evangelico |
Luogo della deportazione: | Lager di Mauthausen |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato il 24 marzo 1944 durante un rastrellamento in Val Germanasca, fu imprigionato nelle Carceri Nuove di Torino il 31 marzo 1944. Dopo un mese fu internato a Fossoli e a metà luglio trasferito a Bolzano. Il 2 agosto fu deportato a Mauthausen. Il 24 aprile 1945 fu selezionato per la camera a gas e il giorno dopo fu ucciso. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'argento |
BIBLIOGRAFIA
- Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 211
- Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, pp. 242 ss.
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 334-335.
- Salvatore Mastrogiovanni Un protestante nella Resistenza: Jacopo Lombardini, Torino, Claudiana, 1985
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a sorella, scritta in data 15-11-1943
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
Mimmo Franzinelli, Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, p. 335
La lettera qui riportata è il testamento morale di Jacopo Lombardini scritto alla sorella Maria quando ancora operava con le formazioni partigiane sui monti d'Agrogna. L'originale dovrebbe essere conservato presso lo Studio notarile Leopoldo Bertolé di Torino.