- L'archivio contiene 1 lettera di Bruno Balzarini
PRESENTAZIONE
Di anni 43, caffettiere, coniugato con due figli. Nato a Vergiate (Varese) il 10 giugno 1901 e residente a Luino (Varese). Il 12 febbraio 1944 fu arrestato da militari tedeschi probabilmente perché sapeva che un suo conoscente stava nascondendo un soldato inglese. Bruno non fu l’unico ad essere prelevato in quei giorni. Anche altri suoi amici incorsero nella stessa sorte, ma tutti furono catturati singolarmente per non generare sospetti e causare possibili fughe. Dopo l’arresto fu condotto e imprigionato a San Vittore fino a quando il 27 aprile non fu inviato a Fossoli come internato politico. Il 12 luglio, al poligono di tiro di Cibeno, fu fucilato insieme ad altri 66 internati politici. La condanna fu motivata come rappresaglia per un attentato partigiano compiuto a Genova.
DATI ANAGRAFICI
Età | 43 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 10/6/1901 |
Luogo di nascita | Vergiate |
Provincia di nascita | Varese |
Residenza | Luino, Varese |
Data di morte: | 12/7/1944 |
Luogo di morte: | Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Carpi |
Provincia di morte: | Modena |
Regione di morte: | Emilia Romagna |
Categoria professionale | Venditori di derrate alimentari, merci varie, esercenti, rappresentanti |
Professione | Caffettiere |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Deportato |
Motivo della deportazione: | politico |
Luogo della deportazione: | Campo di concentramento di Fossoli |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Arrestato e incarcerato a San Vittore il 12 febbraio 1944, fu poi internato a Fossoli il 27 aprile 1944. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | La strage nazista del 12 luglio 1944 compiuta al poligono di Cibeno presenta ancora molti aspetti oscuri e di difficile lettura. Le ricostruzioni di quell’evento concordano comunque sul fatto che alle vittime, tutti prigionieri politici internati al campo di Fossoli a Carpi (Mo), fu letta la sentenza di condanna a morte, motivata come rappresaglia per un attentato a Genova. Alle 4 del mattino del 12 luglio 1944, 71 prigionieri politici, selezionati la sera prima formalmente per partire per la Germania, furono fatti uscire dalla baracca in cui avevano alloggiato la notte. Renato Carenini fu escluso, Teresio Olivelli riuscì a nascondersi mentre un primo gruppo di 20 prigionieri venne condotto al poligono di tiro. Quando il secondo gruppo di 25 persone giunse al poligono, Mario Fasoli ed Eugenio Jemina si resero conto del pericolo e innescarono una ribellione durante la quale riuscirono a fuggire. I restanti ribelli furono uccisi sul posto dalla guardia russa del campo. Dopodiché i 24 componenti del terzo gruppo partirono dal campo ammanettati per essere fucilati al poligono dove i corpi venivano gettati insieme agli altri in una fossa comune scavata precedentemente da ebrei del campo. 67 furono i prigionieri politici coinvolti nella strage: Achille Andrea, Alagna Vincenzo, Arosio Enrico, Baletti Emilio, Balzarini Bruno, Barbera Giovanni, Bellino Vincenzo, Bertaccini Edo, Bertoni Giovanni, Biagini Primo, Bianchi Carlo, Bona Marcello, Brenna Ferdinando, Broglio Luigi Alberto, Caglio Francesco, Ten. Carioni Emanuele, Carlini Davide, Cavallari Brenno, Celada Ernesto, Ciceri Lino, Cocquio Alfonso Marco, Colombo Antonio, Colombo Bruno, Culin Roberto, Dal Pozzo Manfredo, Dall’Asta Ettore, De Grandi Carlo, Di Pietro Armando, Dolla Enzo, Col. Ferrighi Luigi, Frigerio Luigi, Fugazza Alberto Antonio, Gambacorti Passerini Antonio, Ghelfi Walter, Giovanelli Emanuele, Guarenti Davide, Ingeme Antonio, Kulczycki Sas Jerzj, Lacerra Felice, Lari Pietro, Levrino Michele, Liberti Bruno, Luraghi Luigi, Mancini Renato, Manzi Antonio, Col. Marini Gino, Marsilio Nilo, Martinelli Arturo, Mazzoli Armando, Messa Ernesto, Minonzio Franco, Molari Rino, Montini Gino, Mormino Pietro, Palmero Giuseppe, Col. Panceri Ubaldo, Pasut Arturo, Pompilio Cesare, Pozzoli Mario, Prina Carlo, Renacci Ettore, Gen. Robolotti Giuseppe, Tassinati Corrado, Col. Tirale Napoleone, Trebsé Milan, Vercesi Galileo, Vercesi Luigi. |
Collegamenti: | Strage di Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi in provincia di Modena , comune di Carpi . 12/7/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Enrico Arosio | Carlo Bianchi | Luigi Alberto Broglio | Francesco Caglio | Emanuele Carioni | Bruno Colombo | Felice Lacerra | Michele Levrino | Antonio Manzi | Franco Minonzio | Rino Molari | Ettore Renacci | Galileo Vercesi | Luigi Vercesi | |
BIBLIOGRAFIA
- Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 73
- Anna Maria Ori - Carla Bianchi Iacono - Metella Montanari Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944, Carpi, Nuovagrafica, 2004, p. 32.
- Ilva Vaccari Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese, s.l., Coop Estense, 1999, p. 57.
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a famigliari, scritta in data 11-05-1944
Località di stesura: Fossoli
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso: Archivio della Fondazione ex Campo Fossoli, presso l’Archivio Storico Comunale di Carpi, piazzale Re Astolfo, 1 c/o Palazzo Pio (ala Ex Carceri) - Carpi (Modena)
tel 059-649959 fax 059-649976
e-mail: archivio.storico@carpidiem.it
web: http://wawatosa.netribe.it/carpi/index.jsp
Collocazione archivistica:
Archivio Fondazione ex Campo Fossoli presso ASCC, b. Martiri di Fossoli I/A-C, fasc. Balzarini Bruno 4
Collocazione bibliografica:
Anna Maria Ori - Carla Bianchi Iacono - Metella Montanari Uomini nomi memoria: Fossoli 12 luglio 1944, Carpi, Nuovagrafica, 2004, p. 32.
Si ringrazia sentitamente Giovanni Taurasi (Fondazione ex Campo Fossoli) che ci ha consentito la pubblicazione delle copie delle lettere dei fucilati di Cibeno, presenti nell’archivio della Fondazione, e le famiglie tutte per averle rese disponibili alla pubblica consultazione.