11/4/1945: strage a Ponte Graveglia di San Benedetto, nel comune di Riccò del Golfo di Spezia (La Spezia).
L’11 aprile 1945, i condannati a morte Aldo Benvenuto, Roberto De Martin, Roberto Fusco, Dante Gnetti e Paolo Perazzo vengono portati a Ponte Graveglia di San Benedetto e fucilati.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati appartenenti a questo gruppo:
Da voci raccolte sarebbero stati infoibati. Dovrebbero muoversi in luogo perche’solo così si riesce a raccogliere qualche notizia. Non è citata in nessun testo questa, come tantissimi altri stragi partigiani.
Rettifico. La strage partigiana riguarda l’ uccisione 80 soldati uccisi a Riccò del Golfo, precisamente a Campestrino.. Sul fondo del crepaccio, secondo i residenti giacciono ancora i corpi di 80 soldati della X MAS e della Wermacht gettati dai partigiani comunisti delle divisioni VANNI e GIUSTZIA E LIBERTA. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano LA VERITA’ oltre che dalla GAZZETTA DELLA SPEZIA. L’ avv. spezzino Emilio Guidi parla di due orecipitazioni di militari, una avvenuta nel corso della guerra, l’altra alla fine, esattamente il 1 maggio.
SI FACCIA CHIAREZZA TOTALE SUI DUE ECCIDI. ” INFOIBAMENTI MAI CITATI IN NESSUN LIBRO.
Gentilissimo,
abbiamo fatto qualche indagine, in attesa di poterci recare in loco per approfondire.
Le fonti riguardanti l’episodio sono nebulose. I dati molto parziali, basati molto spesso su “si dice” e su fonti non particolarmente affidabili.
Forse non se n’è scritto proprio per questo motivo: troppi dubbi per poter arrivare a determinare con certezza (o con buona approssimazione) che si tratti di uccisioni perpetrate in massa dai partigiani.
Una nota linguistica: il termine “foiba” è improprio, anche se si comprende l’intento del suo utilizzo, e cioè collegare questo episodio con quelli del fronte orientale. In realtà ci sono diversi altri casi che potremmo definire analoghi alla versione dei fatti da lei sostenuta senza necessariamente coinvolgere uno scenario così peculiare, ed enormemente più complesso, come quello giuliano.
Ci faccia comunque sapere se dovesse trovare prima di noi altri documenti in riferimento ai fatti di Riccò.
Con vivissima cordialità