21/11/1944: strage al cimitero di Costa Volpino (provincia di Bergamo).
Il 17 novembre 1944, alla Malga Lunga (sul Monte di Sovere, nella valli bergamasche), alcuni reparti della legione fascista Tagliamento sorprendono una squadra di partigiani appartenente alla 53a Brigata Garibaldi. Nello scontro a fuoco che segue, i fascisti hanno la meglio ed i partigiani sopravvissuti vengono catturati. Due di loro (il russo Starich e l’italiano Zeduri, entrambi feriti durante il combattimento) vengono giustiziati immediatamente; gli altri vengono tradotti a Lovere (BG), dove sono processati dal Tribunale speciale della Tagliamento il 19 novembre. Gli imputati sono tutti condannati a morte ad eccezione di Giorgio Paglia, graziato in virtù della medaglia d’oro al valor militare assegnata al padre, caduto in Etiopia. Paglia tuttavia rifiuta il privilegio concessogli, ed il 21 novembre è fucilato al Cimitero di Costa Volpino assieme a Guido Galimberti, Andrea Caslini e ai russi Semion Kopcenko, Alexsander Nogin e Ilarion Eranov, ad opera di un plotone d’esecuzione della legione Tagliamento.
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Condannati appartenenti a questo gruppo: