2/4/1944: strage di Pian del Lot, comune di Torino.
La sera del 30 marzo 1944, sul ponte Umberto I a Torino, il caporale della contraerea tedesca Walther Wohlfahrt viene ucciso in un imboscata partigiana. Tre giorni dopo, la mattina del 2 aprile, i nazisti prelevano dalle Carceri Nuove del capoluogo piemontese 27 giovani detenuti rastrellati qualche settimana prima in città e nelle valli vicine, e li conducono fino a Pian del Lot, nei pressi del colle della Maddalena. Qui, non lontano dalla postazione antiaerea dove presumibilmente prestava servizio l’ufficiale della Wermacht assassinato, gli sfortunati prigionieri vengono raggruppati e fucilati quattro alla volta. I loro corpi vengono poi gettati in una fossa comune e ricoperti con la terra, malgrado alcuni di loro, stando al racconto di un testimone, non siano ancora morti. Questi i nomi delle vittime finora riconosciute: Mario Bavoso, Matteo Basso, Natale Bruno, Aldo Antonio Capatti, Luciano Castagno, Giuseppe Cumiano, Antonio Ferrarese, Matteo Fornero, Aldo Matteo Gagnor, Carlo Gianotti, Sergio Maina, Quirino Mascia, Bruno Negrini, Giuseppe Negro, Remo Pagano, Luigi Parussa, Carlo Perotti, Andrea Piola, Walter Rossi, Ugo Salvitto, Ernesto Orazio Speranza.
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Condannati appartenenti a questo gruppo: