Lettera di Ettore Archinti a Giovanna Boccalini scritta in data 20-08-1944 da Lager di Bolzano

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Testo:

[Fronte]

Ettore Archinti 3131
Polizeiliches blocco D
Durchganslager
Bolzano

Bolzano 20-8-944
Carissima Nina
Come tu sarai venuta a
sapere, inopinatamen=
te, nella notte del 17, alle ore
3 ½, siamo partiti da S. Vittore
destinati, per il momento, al campo di
concentramento di Bolzano, dove siamo
arrivati verso le ore 18 dello stesso giorno,
caricati sopra parecchie corriere con
rimorchio (proprio = a quelle che tu ed i tuoi
hai adoperato così sovente da Pavia a Milano)
[illeggibile] coi nostri guardiani; abbiamo fatto un otti=
mo viaggio, e se non fosse stato, a volte, un
poco di sonnolenza che disturbava, sarebbe
stato anche splendido. Abbiamo percorso
tutta la gardesana, quella orientale e
parte della occidentale. Dopo Riva, nella
valle, tra due imponenti muraglie, è tutto
un frutteto fino quasi a Trento, e poi
dopo ancora fino a Bolzano. Ma questo
tu ben conosci, ma forse non in questa
stagione, carica stracarica di frutti:
prugne, mele, pere, vigneti. Anche dopo
la valle si restringe, ma sempre frutta.
Bolzano a 230 metri sul mare

[Retro]

è certamente un bel soggiorno per noi
che proveniamo da S. Vittore.
Mi hanno rasato, dato una camicia di flanel=
la verde, immatricolato 3131 con trian=
golo rosso, alloggiati alla militare, facilità per
la pulizia personale. L’orribile soggiorno di
S. Vittore viene facilmente dimenticato e con
esso gli insetti ed i carcerieri. Gli ultimi
otto giorni laggiù facevo il contadino e mi
ha fatto bene, come la vostra ripetuta visita,
te ed Amelia.
Adesso vediamo se potrò ricevere qualche
cosa, dato che la concessione è venuta. Il
mezzo di convogliarlo sarà forse difficile;
ad ogni modo se si potesse [trasportare]
tra Milano e Bolzano sarebbe l’ideale, altrimenti
la posta. Se si può: zucchero, marmellata
dura se è possibile, latte, sigari toscani, fiammiferi, un paio
di lacciuoli per scarpe, pane comune affettato
e biscottato. In quanto alla biancheria per il
momento non ho bisogno. Intanto vediamo se mi
arriverà. Ti prego, non molta roba e solo quella
che potete trovare.
Sto bene, calmo e tranquillo ormai. Ti prego
di far noti a tutti i miei saluti carissimi.
Ti prego, quando potrai, di raccomandare a Paola
di curare sempre, come fosse suo, il mio studio
e le mie camerette, che saluti tutti quanti
domandano di me, goda e distribuisca
la frutta. Rusi vada per le pesche. Ciao Ettore Archinti
L’immagine riproduce il fronte dell’ultima lettera di Ettore Archinti, scritta all’amica Giovanna Boccalini. Il documento è scritto con una matita blu su un foglio bianco. Lungo il margine destro del foglio (a sinistra di chi legge) vi è una frase che finora non è stato possibile decifrare.
L’immagine riproduce il fronte dell’ultima lettera di Ettore Archinti, scritta all’amica Giovanna Boccalini. Il documento è scritto con una matita blu su un foglio bianco. Lungo il margine destro del foglio (a sinistra di chi legge) vi è una frase che finora non è stato possibile decifrare.
L’immagine riproduce il retro dell’ultima lettera di Ettore Archinti, scritta all’amica Giovanna Boccalini. Il documento è scritto con una matita blu su un foglio bianco.
L’immagine riproduce il retro dell’ultima lettera di Ettore Archinti, scritta all’amica Giovanna Boccalini. Il documento è scritto con una matita blu su un foglio bianco.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Giovanna Boccalini, scritta in data 20-08-1944
Località di stesura: Lager di Bolzano
Stato del documento: autografo


La lettera è conservata presso: Carte private di Ercole Ongaro,

Note al documento:
Lungo il margine destro (a sinistra di chi legge) della prima facciata è scritta una frase, in verticale, che finora non è stato possibile decifrare.