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Testo: [Fronte] 21-3-44 Mia cara moglie, dal giorno che fui portato qui al "Grande Hotel" ti ho scritto parecchie volte, e precisamente due volte alla settimana, meno una lettera che ho indirizzato a mio fratello Amedeo, ma non so se tanto te che lui l’avete ricevute giacché non m’è pervenuta nessuna risposta. Sono già trascorsi 26 lunghissimi giorni ma ancora non si può sapere il perché mi hanno arrestato, prima mi dissero che portavo rifor= nimenti ai ribelli a Velletri; poi non più in detta città bensì a Cassino, avendo dimostrato che la roba nella busta di cuoio erano oggetti più per bambini che per adulti e anche da donna, allora mi dissero che erano per le famiglie dei ribelli! ma speriamo che presto si convincano della verità e che mi ridaranno alla mia libertà e al lavoro. Il Sig. Questore di Roma credo che sia il fratello di S.E. Mario Carusi, se ciò è vedete un po’ di portare qualcuno con lui che mi conosce personalmente, cercate di sapere l’indirizzo di S.E. Carusi, che anche tu [Retro] hai conosciuto a Col di Lana nella gita sui campi di Battaglia, il famoso filo di insalata, cosa che a me non occorre per mettermi appetito perché ne ho abbastanza. Di salute sto bene così spero di voi tutti di famiglia. Da sabato scorso che mi hanno cambiato braccio, dal 7º mi hanno portato al 6º. La cella è più pulita e nel pomeriggio ci è un po’ di sole, oggi mi hanno dato anche due lenzuoli, per mancanza di acqua non si può fare il bagno che ne ho tanto bisogno di lavarmi per togliermi il grande prurito che sento nella vita e che non mi fa dormire. Questa mattina il Dott. mi ha detto che mi farà visitare dallo specialista per la ferita che mi butta. Come fai per il negozio? La commessa di Abano a più scritto? Vedi se tu o miei fratelli a Roma possono avere un colloquio, il permesso bisogna ri= chiederlo alla Polizia politica di via S.Vitale. Con i pacchi vedi se puoi mandarne quel po’ di tabacco di cicche che era nella scatola con le cartine. Ieri l’altro giorno di S. Giuseppe vi ho pensato a tutti ripensando i giorni che si festeggiava l’ono= mastico del caro papà! Vi abbraccio e bacio a tutti, tuo aff.mo Mondo |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Moglie, scritta in data 21-03-1944
Località di stesura: Carceri giudiziarie di Roma
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso: Archivio di Stato di Roma, Palazzo della Sapienza - Corso del Rinascimento, 40 - 00186 Roma
tel. 06 6819081 - fax 06 6864123
e-mail: as-rm.direttore@beniculturali.it
web: http://www.archivi.beniculturali.it/ASRM/
Collocazione archivistica:
Fondo Carcere giudiziario Regina Coeli - Detenuti politici, b. 8/345
Note al documento:
Questa lettera, così come anche altre di Edmondo Fondi, "... furono bloccate dalla censura e non arrivarono a destinazione." (Mario Avagliano - Gabriele Le Moli, Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, p. 85).
Questa lettera, così come anche altre di Edmondo Fondi, "... furono bloccate dalla censura e non arrivarono a destinazione." (Mario Avagliano - Gabriele Le Moli, Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, p. 85).