Lettera di Jole Baroncini alla sorella Nella scritta in data 2-03-1945 da Ravensbrück

>> Torna alla biografia di Jole Baroncini

Testo:

Carissima Nella
Mi dice Ostenda che ti è ritornata la febbre alta, speriamo non sia nulla di grave, sta in riguardo, non prendere freddo, è ormai tanto tempo che hai quella febbre e non so capire da cosa dipenda. Proprio si vede che non abbiamo fortuna, ci diamo continuamente il turno. Io sto bene, troppo bene per la fame che patisco. Appena arriva il pane me lo mangio tutto in una volta, cosa che non ho mai fatto, ma ora non resisto proprio! Tutte le notti mi sogno piatti di tagliatelle e maccheroni fumanti, e papà seduto a tavola che mangia tutto, poveretto, chissà che fame farà anche lui se la salute e la fortuna lo assiste! Sempre, sempre lo sogno! Quando finirà dunque questa maledetta guerra, quando verrà quel giorno che ci troveremo alla nostra sgangherata tavola, ma ben apparecchiata di ogni ben di Dio? Vedere ancora papà là seduto con la sua tuta da lavoro, che alla domenica ci urtava tanto, mangiare i suoi due o tre piatti di minestra, vedere ancora la mamma sempre in piedi pronta a farci trovare la pietanza subito dopo la minestra, perché noi sempre impazienti e sempre con buon appetito… Veramente se avremo fortuna di ritornare tutti, la mamma e papà non dovranno più lavorare no, noi siamo giovani, ci rimetteremo presto e lavoreremo, essi avranno tanto bisogno di riposo! Neppure in casa mamma dovrà più lavorare. Oh, se sapessi Nella quanto penso io a questo! Che soddisfazione fare per loro un po’ di sacrificio, dopo che loro hanno fatto tanto per noi! Spero non ti annoierò, in fondo la nostra famiglia (eccettuata qualche piccola baruffa) era ed è ancora molto unita e sono certa che anche tu come la Lina penserete tanto a queste cose.
Ecco stanno arrivando le tagliatelle, un momento … Purtroppo non erano tagliatelle, ma una mescola di rape amare che però ho fatto sparire in un momento.
Sono le tre, non ho più pane, ho già mangiato la zuppa, ed ho più fame di prima. Fino a domani non si parla più di "essen" (mangiare). Pazienza! Tutto finirà. Basta però che non finiamo prima noi! Già un anno e ancora passeremo la seconda Pasqua in prigione! È certo, e chissà se potremo almeno passare il Natale 1945 a casa! Pazienza pure!…
Ho approfittato della carta che gentilmente Ostenda mi ha portato per scriverti e questa sera approfitterò ancora di lei per consegnarle questo biglietto. Sarà ricompensata.
Ciao Nella, guarisci presto e vieni a trovarmi, se non mi faranno uscire prima di te. Ora ne mandano molte in blocco anche di qua. Speriamo per il momento di non dividerci ancora.
Baci Jole_
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della prima pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della prima pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della seconda pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della seconda pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della terza pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della terza pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della quarta e ultima pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.
L’immagine riproduce la fotocopia cartacea della quarta e ultima pagina dell’ultima lettera scritta da Jole Baroncini alla sorella Nella.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a sorella Nella, scritta in data 02-03-1945
Località di stesura: Ravensbrück
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea



Collocazione bibliografica:
Alfonso Gatto (a cura di), Il coro della guerra: venti storie parlate, Bari, Laterza, 1963.