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Testo: [Pagina 1] 24-4-1945 – ore 18 dall’U.P.I. Amore mio diletto, Promettimi di essere forte! Lo fosti sempre siilo anche in questo mo= mento doloroso del distacco. Tu sai quanto ti ho amata da quando ti ho conosciuta. Ti sono stato tanto vicino in questo momento del distacco. Non dubitare, nella tua ultima mi hai detto di sapere che non ho biso_ gno di essere consolato, è vero, non voglio che tu dubiti anche menoma= mente di me. Conosci la mia calligrafia, giudica da essa. Carlo ci ha comunicato mezz’ora fa la sentenza del tribunale che ci ha condannati senza manco sentire la nostra difesa. Il mio pensiero non si distacca un attimo da te che ho amato e adorato più di ogni altra cosa, che avevo posto su un piedistallo davanti a cui vivevo prostrato continuamen_ te, da mia madre, da mio padre, che sebbene sia stato causa di tanti do= lori ho sempre adorato, da tua madre che fu per me veramente una seconda madre di cui ho conosciuto tutta la potenza dell’affetto, da Giuseppe e Ginevra di cui conosco tutti i sacrifici e l’amorevole interessamento per me in questi ultimi mesi, da Mario a Rosina di cui penso l’affetto che ti avranno dimostrato in questi giorni, delle nipotine che ho tanto amato e in cui ho sempre visto raffigurato l’ideale del nostro matrimo= nio, da tutti i parenti e amici che mi hanno voluto bene. So quello che mi attende domattina, ma sono forte per il vostro ricor_ do, so che pregherete per me, per parte mia, offro il mio sacrificio a Dio per la felicità di voi tutti, in particolare di te, o Anna Maria ca= ra, perdonando ai miei carnefici che mi portano alla morte con le sole prove che hanno voluto accogliere. Anna Maria! Sei giovane, puoi ancora costruirti un avvenire, non vo= glio che rinunci ad esso per il mio ricordo, procurati solo la compa= gnia di un uomo che ti voglia bene almeno quanto te ne ho voluto io e sii felice. E’ l’ultimo augurio che ti faccio, sono certo che Dio lo esaudi= rà ed io pregherò tanto per te, per questo. Nella tua felicità ricordati qualche volta di me, ricorda questo mio augurio e prega. Come tante volte ti dissi, desidero che non portiate lutto per la mia morte, ricordatevi che anche dopo sarò tra voi. Ti unisco un biglietto per Giuseppe, consegnaglielo. Sono stato interrotto per la visita di D. Monge, poveretto, ha cercato di farmi animo, non ho potuto trattenere la commozione al pensiero di quanto ha fatto per me e che sarà poi certamente lui che ti porterà il mio saluto. Gli ho parlato del mio bene per te, te ne parlerà. [Pagina 2] Anna Maria, amore mio, fra noi non ci può essere addio ma solo il saluto. Porgilo ai nostri genitori, ai fratelli, alle cognate, a Paolina, alle nipotine, ai parenti, amici e a quanti ci fecero del bene. Ti abbraccio forte, forte. Attilio |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Moglie, scritta in data 24-04-1945
Località di stesura: U.P.I. di Cuneo
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
Note al documento:
Nel documento sono presenti alcune correzioni a mano, in penna nera, o segni a matita (numeri nell'angolo in alto a destra e il nome di Martinetto in maiuscolo nell'angolo in alto a sinistra).
Nel documento sono presenti alcune correzioni a mano, in penna nera, o segni a matita (numeri nell'angolo in alto a destra e il nome di Martinetto in maiuscolo nell'angolo in alto a sinistra).