Testo:
Lunedì 5/3/1945 - ore 2 notte.
Cara Mamma,Papà, Zii e tutti quanti,
Hanno letto ieri la sentenza, l’ultima ora è scoccata, ormai
mi sono rassegnato, vado incontro alla morte sereno e tranquillo, non
preoccupatevi di me. Mamma chiedo perdono se ti ho arrecato dei dis-
piaceri, questo sarà l’ultimo, Papà chiedo perdono anche a te se ti ho
fatto disperare, ed a tutti quelli che ho potuto offendere.
Spero che prima di morire possa confessarmi, ad ogni modo pre-
gate per me che ne ho tanto bisogno, mando un saluto a tutti quelli che co-
nosco dategli a tutti un ricordino anche a chi mi conosce nell’Officina.
Saluta Mariuccia e ditele che si ricordi qualche volta di me e preghi so-
vente.
Con me c’è Attilio e Guido e sette altri tutti rassegnati.
Mamma, Papà, ci ritroveremo lassù nell’altro mondo dove si starà
molto meglio. Ti mando tanti bacioni a te Mamma, a te Papà,Pina, Angela,
Giovanni, Aldo, Luciano, Rita e Virgilio, a tutti i miei amici, Zii e Cugini
di Marcignago, forse ho dimenticato qualcuno, salutateli voi, sai ho la testa
che è in uno stato! - Vorrei ancora vedervi ma il distacco sarebbe troppo
penoso. - Ancora una preghiera da moribondo, Papà e Mamma state sempre uniti,
non bisticciate, io di lassù veglierò su di voi tutti.
Va a ritirare alla Riv le mie spettanze.
Pregate, pregate per me anima sventurata.
Tanti saluti e bacioni a te Mamma, a te Papà ed a tutti, scusa-
temi la scrittura ma non mi sento più, il vostro affezionatissimo Mario.
Papà, Mamma, chiedo nuovamente perdono, perdono, perdono di tut-
to quello che vi ho fatto, il vostro affezionatissimo Mario.
Salutatemi tutti, tutti, addio Papà, addio Mamma addio tutti, e
pregate sovente per me che ne ho tanto bisogno e vi ripeto ancora una
volta di stare sempre uniti.
Salutatemi Gino e Sergio e tutti gli altri amici, dite di non
portare fiori ma al posto preghiere.
MARTEDI’ 6
Sono rassegnato ma ho ancora un filo di speranza.
MERCOLEDI’ 7
Ho solamente più fiducia in Dio.
GIOVEDI’ 8
Sembra che il miracolo avvenga, il morale è più alto.
VENEDRI’ 9
Mattino ore 9: il morale si affloscia.
ore 13: la tortura sta per finire, sono rassegnato,
soltanto Dio ci può salvare.
SABATO 10
E’ la fine, c’è il Prete che ci confessa, e faccio la Comunione.
Addio, | L’immagine riproduce la trascrizione dell’ultima lettera scritta da Mario Lossani ai suoi cari. In basso a destra, c’è il timbro del "C.V.L./45 Divisone Alpina IIa Brigata G. JERVIS/COMANDO" e la firma di Giovanni Costantino (il trascrittore e comandante della brigata a cui Mario Lossani aparteneva).
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