70 anni fa: strage di muro esterno a Castroccaro (Forlì-Cesena)

Strage contro il muro esterno del cimitero di Terra del Sole, comune di Castroccaro (Forlì-Cesena). 14/8/1944.
Il 14 agosto 1944, in esecuzione della sentenza di morte emessa dal Tribunale militare straordinario presieduto da un sergente del Battaglione “IX Settembre”, furono fucilati, a Terra del Sole (Forlì), cinque uomini: il marchese Gian Raniero Paulucci de Calboli Ginnasi, il cavalier Antonio Benzoni, lo studente universitario Fiorenzo Grassi, il sergente delle Brigate Nere Livio Ciccarelli e Antonio Buranti, milite della GNR.

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70 anni fa: eccidio a Villar Perosa (TO)

Eccidio nella piazza principale di Villar Perosa, comune di Villar Perosa (Torino). 14/8/1944.
Alle ore 20,50 del 14 agosto 1944 Alexandre (Alessandro) Laggiard, Tibaldo Niero e Loris Tallia Galoppo vengono impiccati nella piazza di Villar Perosa, senza essere stati sottoposti ad alcun processo.

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70 anni fa: strage di Piazzale Loreto, a Milano

Strage di Piazzale Loreto , comune di Milano. 10/8/1944.
La mattina dell’8 agosto 1944 un camion tedesco esplode nel tratto settentrionale di Viale Abruzzi a causa di una bomba, provocando il ferimento dell’autista e la morte di alcuni passanti di nazionalità italiana. Nonostante il bando Kesselring preveda rappresaglie solo per vittime tedesche, Theodor Emil Saevecke, capitano delle SS e comandante della SIPO-SD (polizia di sicurezza) in Lombardia decide di applicare comunque il provvedimento. Alle ore 6 del 10 agosto 1944 15 prigionieri (Gian Antonio Bravin, Giulio Casiraghi, Renzo del Riccio, Andrea Esposito, Domenico Fiorani, Umberto Fogagnolo, Tullio Galimberti, Vittorio Gasparini, Emidio Mastrodomenico, Salvatore Principato, Angelo Poletti, Andrea Ragni, Eraldo Soncini, Libero Temolo e Vitale Vertemati) vengono condotti in piazzale Loreto, vicino al luogo dell’attentato, per essere fucilati. Due di loro (Soncini e Temolo) tentano una disperata fuga, lanciandosi di corsa in direzioni opposte, ma entrambi non hanno fortuna e vengono uccisi. Gli altri, dopo esser stati fatti scendere dal camion, vengono fucilati da un plotone composto da militi della GNR e della Legione Ettore Muti. Terminata l’esecuzione, i corpi vengono lasciati sul posto per 24 ore, esposti al pubblico come monito e sotto stretta sorveglianza per impedire che chiunque, familiari compresi, possa avvicinarsi.

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