- L'archivio contiene 1 lettera di Valrigo Mariani
PRESENTAZIONE
Commerciante e Cuoco. Nato a Roma il 14 luglio 1907 da Aristide e Carlotti Eloisa. Penultimo di sette figli. Residente a Roma. Celibe. Comunista Sino al settembre del 1936 era titolare di una latteria nel quartiere San Lorenzo a Roma. Scoperto a "confabulare" con due noti comunisti della zona (Calisti Guido e Mazzocchi Giulio) gli viene chiusa l’attività a tempo indeterminato e schedato al CPC come comunista. Sopravvive lavorando come cuoco presso l’osteria di uno dei fratelli nel Rione Borgo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, il 21 luglio 1940 viene arrestato ed internato nel Campo di Concentramento di Manfredonia. Liberato o fuggito il 4 settembre del 1943 rientra a Roma. Arrestato il 19 dicembre 1943 dall’Ufficio Politico della Questura di Roma, a seguito di un attentato dei GAP, viene deportato con altri 330 detenuti dal Carcere di Regina Coeli il 4 gennaio 1944. D opo una sosta a Dachau arriva il 13 gennaio 1944 al KZ Mauthausen. Immatricolato con il n. 42236 viene assassinato l’ 1 settembre 1944 nel Castello di Hartheim, uno dei sei centri di sterminio dell’Aktion T4, il programma di «eutanasia» nazista. Altre informazioni su Valrigo Mariani e sui deportati del 4 gennaio 1944 si trovano nel sito http://www.deportati4gennaio1944.it/.
DATI ANAGRAFICI
Età | 37 anni |
Genere | Maschio |
Data di nascita | 14/7/1907 |
Luogo di nascita | Roma |
Data di morte: | 1/9/1944 |
Nazione di morte: | Austria |
Luogo di morte: | Castello di Hartheim |
Comune di morte: | Alkoven |
Provincia di morte: |
Categoria professionale | Persone di servizio e di fatica |
Professione | Cuoco Titolare di una latteria nel uartiere San Lorenzo di Roma fino al 1936. |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Deportato |
Motivo della deportazione: | Attività antifascista |
Luogo della deportazione: | Lager di Dachau, Lager di Mauthausen |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Descrizione della circostanza della morte: | Schedato al casellario politico centrale fin dal 1936, Valrigo Mariani viene arrestato a Roma il 19 dicembre 1943 da alcuni elementi dell’Ufficio politico investigativo (U.P.I.). Incarcerato nel penitenziario di Regina Coeli, il 4 gennaio viene deportato a Dachau. Trasferito a Mauthausen il 13 gennaio 1944, il 1° settembre dello stesso anno viene ucciso al castello di Hartheim (nei pressi di Linz, Austria), uno dei sei centri di sterminio dell'Aktion T4, il programma di «eutanasia» nazista. |
BIBLIOGRAFIA
- Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 281
- Universita degli studi [Torino]: Dipartimento di storia Il libro dei deportati / ricerca del Dipartimento di storia dell’Universita di Torino diretta da Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia; promossa da ANED, Associazione nazionale ex deportati, Milano, Mursia, 2009, pp. 1325-1326
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a sorella, scritta in data 11-01-1944
Località di stesura: Monaco di Baviera (Germania)
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso: Archivio privato Famiglia Mariani,
Immediatamente sotto al testo della lettera è scritto "Andate a questo indirizzo. Viale Giulio Cesare 118 Casa Sacripanti oppure Via Lamagosta 63, Casa Pierini, Nello o Marcella. Direte ciò che io ho detto a voi. Vi prego di andare. Salutate tutti di casa. Giulio Sacripanti". Giulio Sacripanti fu deportato con Mariani e morì ad Ebensee nel 1945. Sul retro della lettera sono invece riportati alcuni indirizzi a quali, secondo Eugenio Iafrate (famigliare di Valrigo Mariani che ci ha cortesemente inviato copia digitale del documento autografo) "... gli agenti di pubblica sicurezza italiani di scorta al convoglio di deportati da Roma a Mauthausen, via Dachau, dovevano portare informazioni. Il tutto in cambio di pochi denari e tessere annonarie." Lo stesso Eugenio Iafrate cura e aggiorna il sito http://www.deportati4gennaio1944.it/, in cui è pubblicata la lettera stessa, unitamente a molte altre informazioni su Valrigo Mariani e i deportati del 4 gennaio 1944.