- L'archivio contiene 1 lettera di Raffaele Riva
PRESENTAZIONE
Di anni 47. Nato il 29 dicembre 1896 a Sant’Agata Bolognese (BO). Residente a Roma. Sposato e padre di due figli. Di professione operaio. Arruolato nell’esercito durante la prima guerra mondiale, viene catturato in battaglia e imprigionato in un campo di concentramento a Sigmundsherberg, in bassa Austria. Di ideali cattolico-comunisti, negli anni Venti lascia Sant’Agata per sfuggire alle persecuzioni degli squadristi. Trasferitosi per un anno in Garfagnana, si sposta successivamente a Roma, nel quartiere Montesacro, dove partecipa costantemente all’attività politica clandestina. Scoperto dalla polizia fascista, viene schedato e obbligato a non lasciare la città. Dopo l’armistizio è tra gli organizzatori delle formazioni partigiane del suo quartiere e si occupa inoltre della propaganda e del recupero di armi. Tradito da una delazione, viene arrestato il 23 dicembre 1943 mentre si trova nella sua abitazione. Rinchiuso nelle carceri di via Tasso, subisce numerosi interrogatori e torture, prima di essere trasferito nel terzo braccio del penitenziario di Regina Coeli. Sommariamente processato dal tribunale militare di guerra tedesco, viene condannato a morte e fucilato a Forte Bravetta il 31 gennaio 1944, assieme a Giovanni Andreozzi, Mariano Buratti, Mario Capecci, Enrico De Simone, Augusto Latini, Vittorio Mallozzi, Paolo Renzi, Franco Sardone, Enrico Sioni e Renato Traversi.
DATI ANAGRAFICI
Età | 47 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 29/12/1896 |
Luogo di nascita | Sant'Agata Bolognese |
Provincia di nascita | Bologna |
Residenza | Roma |
Data di morte: | 31/1/1944 |
Luogo di morte: | Forte Bravetta . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Roma |
Regione di morte: | Lazio |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Operaio |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - gennaio 1944 |
Tipo di reparto: | Banda |
Nome del reparto: | Banda partigiana di Montesacro (quartiere di Roma) |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare di guerra tedesco - Sentenza emessa in data 31/1/1944. |
Esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Tradito da una delazione, viene arrestato il 23 dicembre 1943 mentre si trova nella sua abitazione. Rinchiuso nelle carceri di via Tasso, subisce numerosi interrogatori e torture, prima di essere trasferito nel terzo braccio del penitenziario di Regina Coeli. Sommariamente processato dal tribunale militare di guerra tedesco, viene condannato a morte e fucilato a Forte Bravetta il 31 gennaio 1944. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 31 gennaio 1944 Giovanni Andreozzi, Mariano Buratti, Mario Capecci, Enrico De Simone, Augusto Latini, Vittorio Mallozzi, Paolo Renzi, Raffaele Riva, Franco Sardone, Enrico Sioni e Renato Traversi vengono condotti a Forte Bravetta e fucilati. |
Collegamenti: | Strage di Forte Bravetta , comune di Roma . 31/1/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, pp. 144-145
- Eugenia Latini (a cura di) I martiri di Forte Bravetta / Prefazione di Giovanni Gigliozzi, Roma, A.N.F.I.M., 2006, pp. 16, 17, 46, 60
- Augusto Pompeo (a cura di) Forte Bravetta 1932-1945. Storie memorie territorio, Roma, XVI Circoscrizione, 2000, pp. 65, 68, 92
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera scritta in data 31-01-1944
Stato del documento: copia
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
In una nota riferita alla letteta pubblicata a pag. 145 del volume "Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma" (a cura di Mario Avagliano e Gabriele Le Moli, Milano, Mursia, 1999), è scritto che "Questo messaggio fu dettato [da Raffaele Riva] al cappellano Antonio Snoia prima della fucilazione."