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Raffaele Menici
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PRESENTAZIONE
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DATI ANAGRAFICI
Età | 48 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 13/12/1895 |
Luogo di nascita | Temù |
Provincia di nascita | Brescia |
Residenza | Bergamo |
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Data di morte: | 17/11/1944 |
Luogo di morte: | Passo dell'Aprica |
Comune di morte: | Corteno Golgi |
Provincia di morte: | Brescia |
Regione di morte: | Lombardia |
Titolo di studio | Licenza media superiore. Diploma di abilitazione all'insegnamento elementare conseguito il 19 luglio 1914 |
Categoria professionale | Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati |
Professione | Impiegato di banca Assunto presso la Banca commerciale italiana. |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Arma | Fanteria, corpo degli Alpini |
Reparto tiburio 26° Corpo d'armata |
Grado | Tenente colonnello, Comandante del Quartier generale del 26° Corpo d'armata |
Località di servizio | Grecia e Albania, poi Croazia |
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Appartenenza politica | Azionista |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
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Condizione al momento della morte: | Combattente |
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Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare della Brigata Fiamme Verdi Schivardi |
Descrizione della circostanza della morte: | Il 18 ottobre Raffaele Menici si reca ad Edolo (BS) per trattare con gli ufficiali tedeschi il rilascio della moglie e degli altri parenti arrestati il giorno 13 ottobre a Temù (tra essi c'era anche il nipote Zeffirino Ballardini). All’appuntamento tuttavia, Menici trova alcuni partigiani appartenenti alle “Fiamme verdi” che, in accordo con gli stessi ufficiali nazisti, lo catturano e lo conducono in Val Brandét (sede del Comando della Brigata “Schivardi”). Tenuto prigioniero perché accusato di intesa con il nemico, viene processato dal Tribunale militare della Brigata partigiana e condannato a morte. La pena viene però successivamente commutata in un espatrio forzato in Svizzera. Il 17 novembre 1944, durante il trasferimento oltre confine, Menici viene ucciso in un agguato presso il Passo dell'Aprica (BS). |
Modalità dell'esecuzione | Dopo la commutazione della pena capitale in espatrio, Raffaele Menici è condotto verso il confine svizzero da alcuni elementi della Brigata Fiamme Verdi “Schivardi”. Giunti al Passo dell'Aprica, appena oltre il bivio per la frazione Galleno, un camioncino appartenente alle stesse “Fiamme Verdi” sbarra la strada a Menici e alla sua scorta. Pochi istanti dopo, da Edolo, sopraggiunge un'autovettura tedesca. Avendo compreso che si trattava di un agguato, Menici tenta la fuga, ma viene ucciso prima che possa mettersi in salvo. |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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