- L'archivio contiene 1 lettera di Luciano Orsini
PRESENTAZIONE
Di anni 22, studente universitario, laureando alla facoltà di Medicina. Nato il 26 agosto 1944 a Lugo di Romagna (Ravenna) ed ivi residente. Dopo l’8 settembre 1943 entra a far parte del movimento di liberazione, diventando membro del Comitato organizzativo dei giovani repubblicani. Il 22 agosto 1944 viene arrestato assieme al padre Aristide, nel corso di un imponente rastrellamento operato dalle Brigate Nere in rappresaglia all’uccisione, per mano dei partigiani, del brigatista Leonida Bedeschi. Tradotti e imprigionati nella villa San Martino di Lugo, al suo interno vi trovano rinchiuso anche Nello Orsini, nipote di Aristide, catturato anch’egli quello stesso giorno. Trattenuti come ostaggi, i 3 vengono successivamente trasferiti nelle carceri di Ravenna, dove rimangono fino al 26 di agosto. Scelti assieme ad altri 8 detenuti per essere giustiziati in rappresaglia ad un nuovo attentato in cui perde la vita un soldato tedesco, i tre Orsini vengono condotti a Savarna (frazione di Ravenna) ed impiccati con Ivo Calderoni e Giuseppe Fiammenghi. Gli altri 6 invece, vengono fucilati in località Camerlona (RA).
DATI ANAGRAFICI
Età | 22 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 4/7/1922 |
Luogo di nascita | Lugo di Romagna |
Provincia di nascita | Ravenna |
Residenza | Lugo di Romagna (RA) |
Data di morte: | 26/8/1944 |
Luogo di morte: | Savarna |
Comune di morte: | Ravenna |
Regione di morte: | Emilia Romagna |
Titolo di studio | Studi universitari. Laureando alla facoltà di Medicina |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente universitario |
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Appartenenza politica | Repubblicano |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Tipo di reparto: | Comitato |
Nome del reparto: | Comitato organizzativo dei giovani repubblicani romagnoli |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Arrestato dalle Brigate Nere con il padre Aristide, il 22 agosto 1944. Tradotti nella Casa del Fascio di Lugo, vi trovano prigioniero anche Nello, cugino di Luciano, catturato lo stesso giorno nelle vicinanze. Trasferiti nelle carceri di Ravenna, i 3 vengono consegnati ai soldati tedeschi, che li giustiziano per rappresaglia il 26 agosto 1944. |
Causa della morte: | Impiccagione |
Modalità dell'esecuzione | Il 26 agosto 1944, in seguito all’attentato a un’autocolonna tedesca ad opera dei partigiani, un soldato restò ucciso. Il comando nazista del capoluogo decise un’immediata rappresaglia per l’esecuzione della quale si rivolse al capo delle BN ravennati affinché individuasse le possibili vittime. Furono scelti undici uomini tra gli ostaggi politici trattenuti nelle carceri: sei di questi furono fucilati in località Camerlona e cinque (Ivo Calderoni, Giuseppe Fiammenghi, Aristide, Nello e Luciano Orsin) impiccati a Savarna (fraz. di Ravenna). |
Collegamenti: | Strage di Savarna, comune di Ravenna (Ravenna). 26/8/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Aristide Orsini | Nello Orsini | |
BIBLIOGRAFIA
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 220-221
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Renza,
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea
A pag. 220 del volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana ", curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli, è annotato che i "messaggi [dei tre Orsini furono] scritti su di un unico foglio, affidato ad un compagno di prigionia e rinvenuto sulla salma di questi, fucilato quale ostaggio al Camerlone".