- L'archivio contiene 2 lettere di Pietro Balugani
PRESENTAZIONE
Di anni 39, agricoltore, coniugato con tre figli. Nato a Montombraro di Zocca (Modena) il 19 maggio 1902 e ivi residente. Dopo l’8 settembre 1943 entrò a far parte della Brigata "Matteotti" della Modena Montagna. Nel gennaio 1944 dette asilo, poiché ricercate dalla polizia, alla moglie e alle figlie dell’ingegnere Zosimo Marinelli, suo cognato. Noto come membro di una famiglia antifascista, la notte tra il 17 e 18 luglio, Pietro fu vittima, insieme ai fratelli Giuseppe e Raffaele, del vasto rastrellamento deciso dalla Banda Zanarini in seguito all’uccisione di due soldati tedeschi lungo la strada fra Montombraro e Ciano, in località Boschi di Ciano. I fratelli Balugani, prelevati dalla propria casa, non tentarono la fuga per non mettere a repentaglio l’incolumità dell’intera famiglia dato che, in quei giorni, nascondeva il figlio e il nipote dell’ing. Marinelli, ricercati e armati. Rinchiusi nel cinema Marconi di Castelletto insieme ad altri trentasette rastrellati, la mattina del 18 luglio furono selezionati, dal capitano Zanarini, per far parte del gruppo dei condannati. Alle 19, Pietro fu fatto salire su uno dei due camion approntati per condurre i condannati sul luogo dell’attentato ai militari tedeschi. Ad attenderli vi erano due forche. Ciascun camion si avvicinò ad una di esse e i militi della GNR misero un cappio al collo ad ogni vittima designata. Dopodiché i camion furono fatti avanzare. I loro passeggeri, trattenuti dal cappio, caddero, rimanendo impiccati. A ciascuno fu poi impartito il colpo di grazia alla nuca.
DATI ANAGRAFICI
Età | 42 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 19/5/1902 |
Luogo di nascita | Monteombraro di Zocca |
Provincia di nascita | Modena |
Residenza | Monteombrone di Zocca |
Data di morte: | 18/7/1944 |
Luogo di morte: | Boschi di Ciano |
Comune di morte: | Zocca |
Provincia di morte: | Modena |
Regione di morte: | Emilia Romagna |
Categoria professionale | Agricoltori di ogni specie |
Professione | Agricoltore |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Prima formazione nella Resistenza: | autunno 1943 - luglio 1944 |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata Matteotti, della Div. Modena Montagna |
Condizione al momento della morte: | Civile |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Fascista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Nella notte tra il 17 e 18 luglio un gruppo di fascisti modenesi e bolognesi rastrellò, nella zona di Montombraro, frazione di Zocca, una quarantina di civili elencati su una lista da loro approntata per eseguire una rappresaglia in seguito all'uccisione di due soldati tedeschi in località Boschi di Ciano. I fratelli Pietro, Giuseppe e Raffaele Balugani, prelevati dalla propria casa, non si diedero alla fuga per non mettere in pericolo la famiglia che nascondeva il figlio e il nipote dell’ing. Marinelli, ricercati e armati. Anche i fratelli Balugani furono condotti con gli altri ostaggi al cinema Marconi di Castelletto dove, la mattina del 18 luglio, furono selezionati per far parte del gruppo destinato all'impiccagione. |
Causa della morte: | Impiccagione |
Modalità dell'esecuzione | La mattina del 18 luglio 1944, alle 10, il capitano Zanarini selezionò tra i 40 ostaggi i 20 che avrebbe fatto uccidere come rappresaglia all’attentato contro due soldati tedeschi. Alle 19, questi ultimi furono divisi in due gruppi da dieci e caricati su due autocarri che li avrebbero condotti in località Boschi di Ciano. Qui erano state predisposte due forche con vari cappi pendenti. I due camion si posizionarono sotto di esse e i militi della GNR infilarono i cappi al collo dei condannati. Dopodiché furono fatti avanzare i due autocarri. I loro passeggeri, trattenuti dai cappi, cadendo, rimasero impiccati. Una volta compiuta l’esecuzione, ad ogni impiccato fu sparato un colpo d’arma da fuoco. Dei quaranta ostaggi i venti condannati all’impiccagione furono: Amilcare Auregli, Silvio Balestri, Giuseppe Balugani, Pietro Balugani, Raffaele Balugani, Lino Bononcini, Ferriero Colzi, Walter Degno, Leopoldo Gelli, Umberto Ghepardi, Ezio Lolli, Massimo Nobili, Remo Odorici, Giuseppe Perdetti, Pier Luigi Poggi, Silvio Poggi, Giuseppe Teggi, Eraldo Deodori e Timoleone Tonini. |
Collegamenti: | Strage di Boschi di Ciano, comune di Zocca (Modena). 18/7/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Amilcare Auregli | Giuseppe Balugani | Walter Degno | Pier Luigi Poggi | Silvio Poggi | |
BIBLIOGRAFIA
- Rolando Balugani La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (3a ed.), pp. 31-37.
- Ilva Vaccari Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese, s.l., Coop Estense, 1999, pp. 56-57.
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a moglie Irma, scritta in data 18-07-1944
Località di stesura: cinema Marconi di Castelletto
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Rolando Balugani, La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (III ed.), p. 36.
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Lettera a famigliari, scritta in data 18-07-1944
Località di stesura: cinema Marconi di Castelletto
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Rolando Balugani, La Repubblica Sociale Italiana a Modena. I processi ai gerarchi repubblichini, Carpi, Nuovagrafica, 2001 (III ed.), p. 36.
Il messaggio fu consegnato dal condannato ai parroci di Montombraro, Don Giuseppe Mordini e di Ciano, Don Nello Pedroni che lo assistettero insieme ai suoi compagni.