- L'archivio contiene 1 lettera di Emanuele Tiliacos
PRESENTAZIONE
Di anni 26. Nato il 27 dicembre 1918 a Roma. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, in attesa di terminare gli studi viene assunto come impiegato presso una banca. Chiamato alle armi, viene arruolato come ufficiale della guardia di frontiera e dislocato in Valle d’Aosta. Dopo l’8 settembre assieme ai suoi commilitoni organizza la resistenza contro i tedeschi, che tuttavia sono numericamente troppo superiori. Costretto a darsi alla macchia, ripara in Svizzera con alcuni compagni. In terra elvetica viene dapprima assegnato al centro di smistamento di Ins, poi al centro di assistenza di Buhl (entrambi nel cantone di Berna). Desideroso di riprendere la lotta contro i nazifascisti, nel luglio del 1944 decide di ritornare in Patria e di unirsi ai partigiani della Valtellina (in Lombardia). Una volta varcata la frontiera però, viene sorpreso dai soldati tedeschi, informati da un delatore che si nasconde proprio tra coloro che lo accompagnano. Catturato e imprigionato nelle carceri milanesi di San Vittore, dopo una serie di interrogatori e torture Emanuele Tiliacos viene deportato nel lager di Dachau, dove si spegne il 31 marzo 1945.
DATI ANAGRAFICI
Età | 26 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 27/12/1918 |
Luogo di nascita | Roma |
Data di morte: | 31/3/1945 |
Nazione di morte: | Germania |
Luogo di morte: | Lager di Dachau |
Titolo di studio | Studi universitari. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza |
Categoria professionale | Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati |
Professione | Impiegato Impiegato di banca. |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Arma | Guardia di frontiera |
Grado | Ufficiale |
Località di servizio | Valle d'Aosta |
|
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Tenente X |
Tipologia del condannato: | Deportato |
Prima formazione nella Resistenza: | 8/7/1944 - |
Tipo di reparto: | Formazione |
Nome del reparto: | Formazione partigiana della Valtellina |
Motivo della deportazione: | attività partigiana |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Descrizione della circostanza della morte: | Tradito da una spia proprio mentre sta per unirsi ai partigiani, è catturato ed imprigionato nelle Carceri milanesi di San Vittore. Dopo una serie di interrogatori e torture, è deportato nel lager di Dachau, dove si spegnerà il 31 marzo 1945. |
BIBLIOGRAFIA
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 345-346
- Mimmo Franzinelli Ultime lettere. Scritti di fucilati e deportati della Resistenza in "Italia contemporanea" n. 237, Milano, Carocci editore, dicembre 2004, pp. 551-552
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
» Leggi
Lettera a i suoi cari, scritta in data 08-07-1944
Località di stesura: Buhl (Svizzera)
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
Il documento è suddiviso in due parti. La prima è una lettera di Emanuele Tiliacos ai suoi cari, in cui egli racconta le sue vicissitudini dall'8 settembre in poi; la seconda, qui pubblicata, è un vero e proprio testamento spirituale. L'originale è conservato presso le carte familiari di Nicoletta Tiliacos (Roma).