- L'archivio contiene 1 lettera di Maria Luigia Borgato
PRESENTAZIONE
Di anni 46. Nata il 7 settembre 1898 a Saonara (Padova). Casalinga e contadina. Durante l’infanzia, a causa di un problema motorio agli arti inferiori, subisce un’operazione che purtroppo non ha pieno successo. Le condizioni economiche della famiglia non le consentono un nuovo intervento, perciò la piccola Maria Luigia resta zoppa. Animata da un forte sentimento religioso, frequenta la chiesa ed insegna catechismo, interessandosi alle Missioni cattoliche. La sua vocazione di farsi suora è frustrata dal problema fisico che la affligge, ma non le impedisce di prendere i voti come suora laica al convento Sant’Orsola di Padova. Dopo l’armistizio fornisce aiuto ed assistenza sia ai militari italiani sbandati che ai prigionieri alleati, accogliendoli nella propria casa. Entrata in contatto con il Comitato clandestino di Padova, a bordo della sua bicicletta compie numerosi viaggi tra Saonara ed il capoluogo, procurando a ricercati e fuggitivi cibo, vestiti e, con l’aiuto di padre Placido Cortese, documenti falsi. Le SS, informate da un delatore, irrompono nell’abitazione dei Borgato per ben tre volte. L’ultima, la notte del 13 marzo 1944, arrestano Maria, suo fratello Giovanni e la figlia primogenita di quest’ultimo, Delfina, che spesso aveva accompagnato la zia nei suoi viaggi a Padova. Rinchiusi a Venezia, nel carcere di Santa Maria Maggiore, Maria Luigia si fa carico di ogni responsabilità, scagionando il fratello, che viene così liberato. Le due donne invece rimangono in stato di fermo e a luglio sono tradotte al Lager di Bolzano. Delfina è inviata a Mauthausen il 5 agosto, ed immediatamente trasferita in un campo di lavoro. Maria Luigia la raggiunge a metà mese, su sua stessa insistenza (non voleva infatti essere separata dalla nipote). A causa della sua malformazione fisica però, è ritenuta inabile al lavoro. Rimasta a Mauthausen, si occupa principalmente di rammendare le uniformi delle compagne, fino a quando non si ammala. Con la scusa di una visita medica, è condotta ed uccisa nella camera a gas in data imprecisata.
DATI ANAGRAFICI
Genere | Femmina |
Stato civile | Nubile |
Data di nascita | 7/9/1898 |
Luogo di nascita | Saonara |
Provincia di nascita | Padova |
Data di morte: | |
Nazione di morte: | Austria |
Luogo di morte: | Lager di Mauthausen |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Casalinga |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Soti |
Tipologia del condannato: | Deportato |
Motivo della deportazione: | attività partigiana |
Luogo della deportazione: | Bolzano e poi Mauthausen |
Data della deportazione: | luglio 1944 |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Descrizione della circostanza della morte: | Staffetta e collegamento col Cln di Padova, aiuta i partigiani ritirando documenti falsi da Padre Cortese. Catturata col fratello e la nipote Delfina, viene rinchiusa nel carcere di Santa Maria Maggiore, a Venezia. Dopo aver scagionato il fratello, Maria decide di seguire Delfina, che nel frattempo è stata inviata a Mauthausen. Verso la metà di agosto raggiunge il Lager, ma la nipote nel frattempo è stata trasferita in un sottocampo. |
Modalità dell'esecuzione | Con la scusa di una visita medica, viene condotta nella camera a gas del lager di Mauthausen, dove trova la morte. |
BIBLIOGRAFIA
- Delfina Borgato - A cura di Manuela Tommasi Non si poteva dire di no. Prigionia e Lager nei diari e nella corrispondenza di un’internata. Venezia-Mauthausen-Linz 1944-1945, Verona, Cierre Edizioni, 2002
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 248-249
- Cinzia Roselli Ricordo di Maria Borgato in "Casa nostra", [Saonara (Pd)], novembre 1970, pp. 3-4
- Enzo Zatta Maria Borgato. Una vita firmata dono, Padova, Cleup, 2002
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a genitori, fratelli e cognati, scritta in data 09-08-1944
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
Sul retro è stampato il timbro della "Direzione carceri giudiziarie. Bolzano". Il testo in questa parte è suddiviso nelle due estremità della facciata come se fossero due pagine differenti.