- L'archivio contiene 1 lettera di Alfredo Formenti
PRESENTAZIONE
Di anni 47. Nato il 9 febbraio 1897 a Verona. Di professione operaio, con qualifica di meccanico modellista. Membro del Soccorso rosso alle famiglie dei perseguitati politici, è un militante comunista noto alla polizia politica già prima della caduta del fascismo, e per questo viene frequentemente arrestato per motivi di pubblica sicurezza. Dopo l’armistizio, oltre ad occuparsi della stampa clandestina, viene nominato capo settore delle formazioni partigiane di Sampierdarena (GE). La sua abitazione si trasforma presto in un importantissimo snodo per le comunicazioni tra il Comando regionale ligure (a cui egli fa riferimento) e le formazioni dislocate in montagna. Tradito da una delazione, nel tardo pomeriggio del 17 gennaio 1945 Formenti è sorpreso dalle Brigate Nere mentre si trova al Bar Squillari di Piazza Vittorio Veneto, a Sampierdarena. Tradotto in un primo momento a Forte San Nazzaro (sede della Brigata fascista), successivamente è trasferito alla Casa dello studente di Genova, dove subisce interrogatori e torture. Rinchiuso nella IV sezione del carcere di Marassi, il 29 gennaio è condotto all’interno del Palazzo Ducale assieme a Sabatino Di Nello, Federico Vinelli, Luigi Achille Riva, Piero Pinetti e Angelo Gazzo. Qui i 6 prigionieri vengono processati dal Tribunale militare straordinario e condannati a morte. La sentenza è eseguita all’alba del 1º febbraio: condotti a Forte Castellaccio, un antico bastione situato nell’entroterra genovese, Formenti e i suoi compagni vengono legati a delle sedie poste sotto il vecchio ponte levatoio e fucilati alla schiena da un plotone composto da militi della Brigata Nera. In occasione del decennale della Resistenza, sul luogo dell’esecuzione è stata affissa una targa che ricorda il martirio dei sei partigiani.
DATI ANAGRAFICI
Età | 47 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 9/2/1897 |
Luogo di nascita | Verona |
Data di morte: | 1/2/1945 |
Luogo di morte: | Forte Castellaccio di Genova-Righi . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Genova |
Regione di morte: | Liguria |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Meccanico Meccanico modellista. |
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Appartenenza politica | Comunista |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Brodo |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - 1/2/1945 |
Tipo di reparto: | Comando |
Nome del reparto: | Comando militare regionale ligure |
Grado conseguito: | Capo-settore delle formazioni partigiane di Sampierdarena |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare straordinario di Genova - Sentenza emessa in data 29/1/1945. |
Esecuzione: | Fascista |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Guidate da una delazione, le Brigate Nere arrestano Alfredo Formenti il 17 gennaio 1945, al Bar Squillari di Sampierdarena. Dopo alcuni successivi trasferimenti, Formenti è rinchiuso nel carcere di Marassi (Genova). Dopo una decina di giorni di torture e prigionia, viene processato dal Tribunale militare straordinario di Genova, che lo condanna a morte. La sentenza è eseguita il 1° febbraio a Forte Castellaccio. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | All’alba del 1° Febbraio Sabatino Di Nello (Pietro Silvesti), Vinelli Federico (Ala-Seri), Luigi Achille Riva (Foce), Alfredo Formenti (Brodo), Piero Pinetti (Boris), Angelo Gazzo (Falco), condannati a morte rinchiusi nella IV sezione del carcere di Marassi (Genova), vengono prelevati dalle celle e caricati su alcuni automezzi che li conducono verso l’entroterra, fino a Forte Castellaccio. Qui, sotto il vecchio ponte levatoio, le Brigate Nere posizionano i 6 condannati (ciascuno su una sedia) e li fucilano alla schiena. |
Collegamenti: | Strage di Forte Castellaccio di Genova-Righi, comune di Genova (Genova). 1/2/1945 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Pietro Pinetti | Luigi Achille Riva | Federico Vinelli | |
BIBLIOGRAFIA
- Eccidio del Castellaccio in "Patria indipendente" n. 4, 22 maggio 2005, inserto VI
- Franco Gimelli - Paolo Battifora (a cura di) Dizionario della Resistenza in Liguria, Genova, De Ferrari, 2008 , pp. 98-99
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 117-118
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Moglie, scritta in data 01-02-1945
Località di stesura: Genova
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: foto da originale
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15