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Sergio Alpron (Giovanni Gabbia)



PRESENTAZIONE

Nessuna foto per ora disponibile Di anni 33. Nato il 24 aprile 1910 a Verona. Residente a Sestri Levante. Di professione rappresentante di commercio. Di famiglia ebrea, subisce in prima persona le persecuzioni razziali, tanto da assumere la falsa identità di Giovanni Gabbia per sfuggirne. Nel 1940 entra nelle fila del Partito comunista. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 partecipa attivamente al movimento di liberazione, occupandosi principalmente di recuperare e nascondere le armi abbandonate dalle truppe italiane in rotta. Divenuto comandante di un G.A.P. (Gruppo di azione patriottica), si rende protagonista di numerose azioni, tra cui un combattimento nelle vie di Genova Sestri al termine del quale la sua formazione riesce a mettere in fuga un intero reparto tedesco. Costretto a lasciare la città perché ricercato dalla polizia fascista, trova riparo nei pressi di Nizza Monferrato. Unitosi ai partigiani della zona, è nominato Comandante militare della zona di Garessio. Il 20 gennaio 1944 è catturato dai militi della 54ª Brigata Nera Briatore mentre si trova in missione ad Albenga (SV). Rinchiuso e torturato all’interno del riformatorio di Cairo Montenotte, è trasferito poi a Savona, dove il tribunale delle SS tedesche lo processa e lo condanna a morte. Il 31 marzo è condotto alla fortezza Ex-Priamar assieme ad altri due partigiani ad altri due partigiani (che verosimilmente sono Dante Grassini e Angelo Litoideo) e fucilato nel fossato da un plotone di militi fascisti.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 33 anni
Genere Maschio
Data di nascita 24/4/1910
Luogo di nascita Verona
Residenza Genova

Data di morte: 31/3/1944
Luogo di morte: Fortezza ex-Priamar
Comune di morte: Savona
Regione di morte:Liguria

Titolo di studioLicenza media superiore. Istituto tecnico
Categoria professionaleVenditori di derrate alimentari, merci varie, esercenti, rappresentanti
Professione Rappresentante di commercio
Appartenenza alle Forze armateMarina
GradoMarinaio

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Giovanni Gabbia
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 11/10/1943 - 31/3/1944
Tipo di reparto: Gruppo
Nome del reparto: Gruppo di Azione patriottica (GAP) di Genova
Grado conseguito: Comandante
Tipo di reparto: Comando
Nome del reparto: Comando zona di Garessio
Grado conseguito: Comandante militare della zona
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale delle SS tedesche di Savona
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Sergio Alpron si trova in missione ad Albenga quando, il 20 gennaio 1944, viene catturato dalla 54a Brigata Nera Briatore. Viene trasferito subito a Cairo Montenotte, quindi a Savona, dov'è torturato, processato (dal tribunale delle SS) e condannato a morte. La sentenza è eseguita da un plotone fascista il 31 marzo, alla Fortezza Priamar di Savona.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Nel fossato della fortezza ex-Priamar di Savona, il 31 marzo 1944, Sergio Alpron ed altri due partigiani (che verosimilmente sono Dante Grassini e Angelo Litoideo) sono fucilati da un plotone d’esecuzione fascista.
Collegamenti:Eccidio di Fortezza ex-Priamar, comune di Savona (Savona). 31/3/1944
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Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • Alpron, Sergio in "Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza" vol. I, Milano, La Pietra, 1971
  • Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II, p. 195
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 10
  • Carlo Rubaudo Storia della Resistenza Imperiese, Imperia, Dominici, 1992, vol. II, pp. 521-522
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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    Lettera a suoi cari,
    Stato del documento: autografo

    La lettera è conservata presso:
    Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea - Genova

    Indirizzo web:
    http://www.istitutoresistenza-ge.it

    Collocazione archivistica:
    Fondo DV, b. 3, fasc. 1


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