- L'archivio contiene 3 lettere di Giuseppe Testa
PRESENTAZIONE
Di anni 19. Nato il 25 maggio 1924 a San Vincenzo Valle Roveto, in provincia di L’Aquila. Residente a Roma. Iscritto all’Istituto di ragioneria, lavora anche come impiegato presso il Genio militare. Entrato in contatto con l’organizzazione clandestina del Partito d’Azione, dopo l’8 settembre presta aiuto ai prigionieri di guerra alleati e si unisce alla formazione che diventerà poi la Banda Patrioti Marsicani. Nominato comandante di distaccamento, assume importanti compiti organizzativi e si occupa anche della raccolta e dello smistamento delle armi. Tradito da un delatore, il 21 marzo è sorpreso da un rastrellamento nazista mentre si trova a Morrea (AQ), dove abitano i genitori. Arrestato insieme al padre, al fratello e allo zio (più molti altri partigiani della zona), Giuseppe Testa viene immediatamente sottoposto ad interrogatori e torture, prima di essere condotto alla sede del comando tedesco a Civita d’Antino (AQ). Trasferito successivamente nel campo di internamento di Madonna della Stella (nei pressi di Sora, FR), viene processato dal Tribunale militare tedesco, dinanzi al quale si assume tutte le responsabilità, per scagionare la famiglia e i compagni di lotta. Condannato a morte, viene fucilato l’11 maggio 1944 lungo le sponde di un canale situato nei pressi di Fontanelle di Alvito (FR). Alla sua memoria è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: "Giovane ardente di alti sentimenti di amor Patrio, abbracciava con entusiasmo la causa dei partigiani, costituendo nel suo paese un comitato per l’assistenza dei prigionieri di guerra alleati e dei militari italiani sbandati. Arrestato per vile delazione di un militare tedesco, fintosi inglese, non svelava, malgrado torture e minacce, l’organizzazione clandestina e il luogo dove era occultato un soldato alleato. Processato da un tribunale tedesco, benché promessagli salva la vita se avesse parlato, preferiva la morte. Dinanzi al plotone di esecuzione, con virile fermezza offriva la sua nobile e giovane vita per la libertà della Patria. Morrea, settembre 1943 - Alvito (Frosinone), 11 maggio 1944." La data del decreto è tuttora in fase di verifica.
DATI ANAGRAFICI
Età | 19 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 25/5/1924 |
Luogo di nascita | San Vincenzo Valle Roveto |
Provincia di nascita | L'Aquila |
Residenza | Roma |
Data di morte: | 11/5/1944 |
Luogo di morte: | Fontanelle di Alvito |
Comune di morte: | Alvito |
Provincia di morte: | Frosinone |
Regione di morte: | Lazio |
Titolo di studio | Licenza media inferiore. Iscritto all’Istituto di ragioneria |
Categoria professionale | Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati |
Professione | Impiegato Impiegato al Genio militare di Roma. |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - 11/5/1944 |
Tipo di reparto: | Banda |
Nome del reparto: | Banda Patrioti Marsicani |
Grado conseguito: | Comandante di distaccamento |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare tedesco di Madonna della Stella |
Esecuzione: | Nazista |
Descrizione della circostanza della morte: | Attivissimo negli aiuti agli alleati nella zona marsicana, Giuseppe Testa viene rastrellato dai nazifascisti assieme ad alcuni parenti e compagni di lotta. I tedeschi lo torturano a lungo per farlo parlare, tanto da spezzargli un braccio, ma lui non cede. Trasferito prima a Civita d'Antino e poi a Madonna della Stella (nei pressi di Sora), viene infine processato dal Tribunale militare tedesco, assumendosi tutte le responsabilità per scagionare la famiglia. Sarà fucilato l'11 maggio 1944 a Fontanelle di Alvito, vicino ad un canale. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | L'11 maggio 1944 Giuseppe Testa è prelevato dalla sua prigione e condotto dai tedeschi in località Fontanelle di Alvito. Qui, nei pressi di un canale, viene barbaramente fucilato. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro assegnata in data 15/5/1946 |
BIBLIOGRAFIA
- Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 296
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 309-310
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a prof. Agostino Marucchi,
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14
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Lettera a Madre,
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14
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Lettera a Padre,
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14