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Franco Cipolla (Fido)



PRESENTAZIONE

La foto, pubblicata a pag. 122 del volume "I Martiri della libertà" (Anpi, Milano), ritrae Franco Cipolla.
Di anni 20. Nato il 9 luglio 1924 a Milano; residente a Lodi. Di professione pasticcere. Chiamato alle armi dalla R.S.I., gli viene affidato il compito di scortare i detenuti partigiani dalla campagna torinese alle carceri Nuove, situate in città. Dopo essere riuscito a far fuggire due gruppi di prigionieri, nel luglio 1944 abbandona l’esercito della Repubblica sociale e si unisce alla 9ª divisione Gl "Monferrato". Distintosi in varie azioni, il 10 dicembre 1944 prende parte all’attacco contro il posto di blocco fascista del ponte di Casale Monferrato, durante il quale riesce a trafugare un ingente quantitativo di armi e munizioni. Inseguito dal nemico, rinuncia ad abbandonare il carico e viene fatto prigioniero. Incarcerato a Torino, il 19 gennaio 1945 viene processato e condannato a morte dal Tribunale militare Co.Gu. (contro guerriglia). Due giorni dopo, 21 gennaio 1945, Franco Cipolla viene condotto al poligono di tiro del Martinetto e fucilato da un plotone composto da militi della Guardia nazionale repubblicana (GNR).

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 20 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 9/7/1924
Luogo di nascita Milano
Residenza Lodi

Data di morte: 20/1/1945
Luogo di morte: Poligono di tiro del Martinetto
Comune di morte: Torino
Regione di morte:Piemonte

Titolo di studioLicenza elementare
Categoria professionaleOperai
Professione Pasticciere
Arruolato nella Repubblica Sociale Italiana.
Periodoautunno 19430

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Fido
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: estate 1944 - 20/1/1945
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione GL Monferrato
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale Co. Gu. (contro guerriglia) di Torino - Sentenza emessa in data 19/1/1945.
Esecuzione:Fascista
Descrizione della circostanza della morte: Attivo nella lotta partigiana fin dalla sua permanenza nelle forze armate della Rsi, Franco Cipolla è catturato nel Monferrato, negli sviluppi di una missione, in cui non aveva voluto abbandonare il bottino d'armi trafugato nell'incursione. E' il 10 dicembre 1944, quando viene arrestato e trasferito alle Carceri nuove di Torino. Il 19 gennaio 1945 è processato e condannato a morte. La sentenza è eseguita il giorno successivo al Martinetto.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Prelevato dalle carceri di Torino, Franco Cipolla è trasportato su una camionetta fino al poligono di tiro del Martinetto. Sul mezzo si confessa un'ultima volta a Padre Ruggero che lo accompagna fino agli ultimi istanti. Arrivati a destinazione, il condannato è legato e fucilato da un plotone della GNR.

BIBLIOGRAFIA

  • I martiri della libertà, Milano, A.N.P.I., [1945], p. 122
  • Secondo Ercole Testimonianze di Padre Ruggero. Carcere e Resistenza, Torino, Cimitato "Nessun uomo è un'isola", 2005, p. 43
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 82-83
  • Padre Ruggero [Cipolla] I miei condannati a morte, Torino, Il Punto, 1998
  • COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

    » Leggi
    Lettera a Madre, scritta in data 20-01-1945
    Località di stesura: Carceri giudiziarie di Torino
    Stato del documento: copia


    Tipo di copia della lettera: copia a mano

    La lettera è conservata presso:
    Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

    Indirizzo web:
    http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

    Collocazione archivistica:
    Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14

    Collocazione bibliografica:
    Padre Ruggero [Cipolla], I miei condannati a morte (Torino, Il Punto, 1998), p. 44


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