- L'archivio contiene 1 lettera di Luigi Pierobon
PRESENTAZIONE
Di anni 22. Nato il 12 aprile 1922 a Cittadella, in provincia di Padova. Primo di otto fratelli, terminata la scuola superiore si iscrive alla facoltà di lettere antiche dell’università di Padova e diventa membro della F.U.C.I.(Federazione universitaria cattolica italiana). Nel febbraio del 1943, mentre attende di discutere la laurea, viene chiamato a prestare il servizio di leva. Aggregato al 73º reggimento fanteria, dopo l’8 settembre ed il conseguente sbandamento dell’esercito ritorna a casa, ma vi resta soltanto per un breve periodo. Unitosi ai partigiani dell’alto vicentino, è nominato comandante del 1º Battaglione Stella, che egli guida in numerose azioni contro i nazifascisti. Nell’agosto del 1944 la formazione, che nel frattempo è entrato a far parte della Divisione Garibaldi Ateo Garemi, ha ormai dimensioni tali da trasformarsi in brigata. A metà mese, nel tentativo di reclutare nuovi uomini, Pierobon si reca a Padova, dove ha sede il comando militare regionale del Veneto. Tradito da una delazione, viene arrestato il giorno 15 e rinchiuso nella Casa di Pena. Il 17 agosto, per rappresaglia all’attentato mortale contro il colonnello della G.N.R. (Guardia nazionale repubblicana) Fronteddu, Pierobon viene prelevato dalla cella e condotto alla caserma di Chiesanuova (a Padova), dove viene fucilato con Primo Barbiero, Saturno Baudin, Antonio Franzolin, Pasquale Muolo, Cataldo Presicci e Ferrucco Spigolon. Sempre in risposta all’uccisione di Fronteddu, quello stesso giorno in via Santa Lucia vengono impiccati Flavio Busonera, Ettore Calderoni e Clemente Lampioni (commissario politico della brigata ‘Stella’). Dopo la liberazione, alla memoria di Luigi Pierobon è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: "Organizzatore dei primi nuclei partigiani del Vicentino, valoroso combattente, deciso in ogni azione di guerra, mentre era in Padova per organizzare con altri capi un’ azione militare da effettuare in quei giorni, cadde in una vile imboscata tesa a suo danno. Arrestato e riconosciuto quale comandante di Brigata, fu sottoposto a barbare sevizie, che sopportò con eroico stoicismo pur di non tradire la causa alla quale tutto dava. Al nemico, che tentava di lusingarlo con promessa di liberazione, dichiarò sdegnosamente di non essere un traditore e che preferiva morire da soldato. Di fronte al plotone di esecuzione restò sereno ed impavido e cadde gridando: "Noi moriamo per la Patria". Padova, 17 agosto 1944."
DATI ANAGRAFICI
Età | 22 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 12/4/1922 |
Luogo di nascita | Cittadella |
Provincia di nascita | Padova |
Data di morte: | 17/8/1944 |
Luogo di morte: | Caserma di Chiesanuova |
Comune di morte: | Padova |
Regione di morte: | Veneto |
Titolo di studio | Studi universitari. Laureando alla facoltà di lettere antiche dell'università di Padova |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente universitario |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Dante |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - 17/8/1944 |
Tipo di reparto: | Battaglione |
Nome del reparto: | Battaglione Stella 1º |
Grado conseguito: | Comandante |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Tradito da una delazione, Luigi Pierobon è arrestato il 15 agosto 1944, a Padova, e trattenuto presso la Casa di Pena. Il 17 agosto, per rappresaglia all'attentato mortale contro il colonnello Fronteddu, viene prelevato e fucilato con altri 6 prigionieri. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 17 agosto 1944 Primo Barbiero, Saturno Baudin, Antonio Franzolin, Pasquale Muolo, Luigi Pierobon, Cataldo Presicci e Ferrucco Spigolon vengono fucilati alla caserma di Chiesanuova (a Padova) in una delle due rappresaglie per la morte del colonnello della GNR Bartolomeo Fronteddu, ucciso dai partigiani il 16 agosto, nel centro cittadino. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro assegnata in data 9/10/1946 |
Collegamenti: | Strage di Caserma di Chiesanuova, comune di Padova (Padova). 17/8/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: |
BIBLIOGRAFIA
- 45º anniversario dell’uccisione di Luigi Pierobon e Flavio Busonera ed altri partigiani ad opera dei nazi-fascisti il 17 agosto ’44, Padova, Provincia di Padova centro stampa, 1989
- La Resistenza vicentina e padovana, Roma, Edizioni Cinque Lune, 1968, pp. 243-271
- Enzo Collotti - Renato Sandri - Frediano Sassi (a cura di) Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2001, vol. II pp. 105, 158, 202, 203, 578, 616
- Giuseppe Consolaro Luigi Pierobon / Giuseppe Consolaro, Roma, Cinque lune, 1968
- Istituto per la storia della Resistenza nelle Tre Venezie (a cura di) L’Universita di Padova per la Resistenza, Marsilio, 1964, pp. 23 e 43
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 254
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Madre e al Padre, scritta in data 17-08-1944
Località di stesura: Carcere dei Paolotti di Padova
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
L'Università di Padova per la Resistenza (a cura dell'Istituto per la storia della Resistenza nelle Tre Venezie, Marsilio editore, 1964)
L'immagine della lettera è pubblicata a pag. 23 del volume “L'Università di Padova per la Resistenza” (a cura dell'Istituto per la storia della Resistenza nelle Tre Venezie, Marsilio editore, 1964), con una didascalia che spiega "Ultima lettera di Luigi Pierobon scritta nel carcere dei Paolotti pochi minuti prima di essere condotto alla fucilazione nella caserma di Chiesanuova". L'originale è conservato nell'Archivio storico della Brigata Stella, attualmente conservato dal Prof. Giancarlo Zorzanello.