- L'archivio contiene 1 lettera di Giuseppe Pelosi
PRESENTAZIONE
Di anni 24. Nato il 24 ottobre 1919 a Brescia ed ivi residente. Studente iscritto alla facoltà di Ingegneria, allo scoppio della guerra viene arruolato nel Regio esercito italiano con il grado di sottotenente di complemento di fanteria. Dopo l’armistizio, nell’autunno del 1943 è tra gli organizzatori delle prime formazioni partigiane in Val Trompia e Valcamonica, quindi, nei mesi successivi, diventa uno dei promotori dell’attività antifascista a Bergamo e Brescia. Tradito da una delazione, Pelosi viene arrestato dalle Brigate Nere il 14 dicembre 1943, mentre si trova a Lovere (BG). Interrogato e torturato a più riprese, nel gennaio del 1944 viene condotto a Verona e processato dal Tribunale militare tedesco. Condannato a morte, viene fucilato il 16 marzo 1944 al Forte Procolo (VR).
DATI ANAGRAFICI
Età | 24 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 24/10/1919 |
Luogo di nascita | Brescia |
Residenza | Brescia |
Data di morte: | 16/3/1944 |
Luogo di morte: | Forte Procolo |
Comune di morte: | Verona |
Regione di morte: | Veneto |
Titolo di studio | Licenza media superiore. Corso di laurea in Ingegneria |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente universitario |
Appartenenza alle Forze armate | Esercito |
Arma | Fanteria |
Grado | Sottotenente di complemento |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Peppino |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Tipo di reparto: | Gruppo |
Nome del reparto: | Gruppo partigiano in Val Trompia e Valcamonica |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare tedesco di Verona - Sentenza emessa in data /1/1944. |
Descrizione della circostanza della morte: | Attivo organizzatore dell'attività antifascista nelle zone di Bergamo e Brescia, Giuseppe Pelosi viene arrestato dalle Brigate Nere il 14 dicembre 1943, mentre si trova a Lovere (Bergamo). Processato a Verona nel gennaio successivo, viene condannato a morte dal Tribunale militare tedesco. Verrà fucilato il 16 marzo 1944 al Forte Procolo (Verona). |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 16 marzo 1944 Giuseppe Pelosi, condannato a morte dal Tribunale militare tedesco di Verona, viene fucilato a Forte Procolo. |
BIBLIOGRAFIA
- Partigiani di fronte alla morte [Lettere di Giuseppe Perotti, Eusebio Giambone, Paolo Braccini, Peppino Pelosi] in "Il movimento di liberazione" fasc. 2, Milano, Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, 1949, pp. 13-15
- Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 236
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 238-241
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Madre, padre e sorelle, scritta in data 16-03-1944
Località di stesura: Verona
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13