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Mario Lossani (Calvot)



PRESENTAZIONE

La foto ritrae Mario Lossani. Di anni 19. Nato l’8 aprile 1925 a Torino ed ivi residente. Di professione operaio con qualifica di incisore, assunto presso la RIV di Pinerolo (TO). Il 1º giugno 1944 entra nelle fila del movimento di liberazione piemontese e, con il nome di battaglia di "Calvot", si aggrega alla V Divisione alpina GL "Sergio Toja", dislocata nella zona delle Valli Germanasca e Chisone. In virtù della sua occupazione alla RIV, ad agosto il Comando della formazione gli ordina di restare a lavoro per svolgere alcune importantissime mansioni, quali la raccolta e la trasmissione delle informazioni, la preparazione dei documenti falsi, il reperimento delle armi e il reclutamento di altri uomini. La sua continua attività tuttavia, non rimane segreta a lungo: informati da un delatore, i fascisti irrompono nella sua abitazione la notte tra il 21 e il 22 febbraio 1945. Arrestato e trattenuto da alcuni elementi della Divisione Littorio, viene interrogato e torturato per 10 giorni, prima di essere consegnato ai nazisti. Processato e condannato a morte dal tribunale tedesco il 5 di marzo, il 10 dello stesso mese Lossani è condotto a Ponte Chisone (Pinerolo, TO) assieme a Gino e Ugo Genre, Raffaele Giallorenzo, Luigi Ernesto Monnet, Luigi Palombini e Francesco Salvioli. Qui, alle ore 17, i detenuti vengono fucilati da un plotone d’esecuzione composto da soldati della Wermacht e da militi delle Brigate Nere.

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 19 anni
Genere Maschio
Stato civileCelibe
Data di nascita 8/4/1925
Luogo di nascita Torino
Residenza Torino

Data di morte: 10/3/1945
Luogo di morte: Ponte Chisone
Comune di morte: Pinerolo
Provincia di morte: Torino
Regione di morte:Piemonte

Titolo di studioLicenza media inferiore. 4° anno dell'Istituto tecnico inferiore
Categoria professionaleOperai
Professione Operaio Incisore alla RIV di Pinerolo.

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Calvot
Tipologia del condannato:Partigiano
Prima formazione nella Resistenza: 30/6/1944 - 10/3/1945
Tipo di reparto: Divisione
Nome del reparto: Divisione Alpina GL Sergio Toja 5ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Sentenza di un tribunale. Tribunale tedesco - Sentenza emessa in data 5/3/1945.
Esecuzione:Nazifascista
Circostanza della morte: Strage
Descrizione della circostanza della morte: Arrestato dai fascisti tra il 21 e il 22 febbraio, a causa di una delazione, Mario Lossani viene sottoposto a varie sevizie per mano di elementi della Divisione Littorio. Consegnato ai tedeschi, viene giudicato da un loro tribunale il 5 marzo 1945 e condannato a morte. Cinque giorni dopo, la sentenza viene eseguita a Ponte Chisone.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Alle ore 17 del 10 marzo 1945 i condannati a morte Gino Genre, suo fratallo Ugo, Raffaele Giallorenzo, Mario Lossani, Luigi Ernesto Monnet, Luigi Palombini e Francesco Salvioli sono condotti a Ponte Chisone e fucilati da un plotone composto da soldati tedeschi e militi delle Brigate Nere di Pinerolo.
Collegamenti:Strage di Ponte Chisone, comune di Pinerolo (Torino). 10/3/1945
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: Gino Genre | Ugo Genre | Raffaele Giallorenzo | Luigi Ernesto Monnet | Luigi Palombini |

BIBLIOGRAFIA

  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 167-168

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

» Leggi
Lettera a Mamma, Papà, Zii e tutti quanti, scritta in data 05-03-1945
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12

Note al documento:
Nella trascrizione, in basso a destra, c'è il timbro "C.V.L./45 Divisone Alpina IIa Brigata G. JERVIS/COMANDO" e la firma di Giovanni Costantino (comandante della brigata a cui Mario Lossani apparteneva).

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