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Arturo Capettini (Giuseppe)



PRESENTAZIONE

La foto, pubblicata all’interno del volume "I Martiri della libertà" (Anpi, Milano), ritrae Arturo Capettini. Di anni 43. Nato il 17 Marzo 1900 a Zeme Lomellina (Pavia). Sposato. Di professione commerciante. Antifascista e militante comunista, è costretto a rifugiarsi in Francia e in Svizzera per sfuggire alle persecuzioni del regime. Dopo l’armistizio partecipa alla Resistenza nelle fila della 3ª Brigata Garibaldi GAP. Attivissimo nel fornire materiali e provviste alle formazioni dislocate in montagna, trasforma il suo negozio in Via Monte Santo (a Milano) in un importantissimo deposito d’armi e in un centro per la raccolta e la diffusione della stampa clandestina. Il 19 dicembre 1943 si reca a Mortara per una missione ma, mentre soggiorna a casa della madre, è catturato dai nazifascisti. Trasferito nel 6º braccio delle carceri milanesi di San Vittore, Arturo Capettini subisce numerosi interrogatori e torture da parte delle SS tedesche. Il 31 dicembre 1943 è prelevato dalla sua cella e condotto al poligono di tiro della Cagnola, dov’è fucilato assieme a Gaetano Andreoli, Cesare Poli ed Angelo Scotti. Poco distante dal luogo dell’esecuzione, in Piazzale Accursio a Milano, è stato eretto un cippo per ricordare l’episodio. Sul muro dell’edificio al numero 10 di via Monte Santo invece, una lapide celebra l’intensa attività antifascista di Capettini: "Antesignano e pioniere/della lotta partigiana/Arturo Capettini/profetizzó in questa officina/i contrastati ideali/e le gesta clandestine/per una Italia libera e democratica/la sezione comunista/"Fratelli Capettini"/accomunando nel ricordo i martiri/Andreoli-Poli-Scotti/nel secondo anniversario/del loro olocausto/31-12-1943 – 31-12-1945".

Autore della presentazione: Igor Pizzirusso

DATI ANAGRAFICI

Età 43 anni
Genere Maschio
Stato civileConiugato
Data di nascita 17/3/1900
Luogo di nascita Zeme Lomellina
Provincia di nascita Pavia

Data di morte: 31/12/1943
Luogo di morte: Poligono di tiro della Cagnola . C'è memoria epigrafica
Comune di morte: Milano
Regione di morte:Lombardia

Categoria professionaleIndustriali, commercianti
Professione Commerciante

Appartenenza politicaComunista

ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA

Nome di battaglia: Giuseppe
Prima formazione nella Resistenza: settembre 1943 - 31/12/1943
Tipo di reparto: Brigata
Nome del reparto: Brigata Garibaldi GAP 3ª
Condizione al momento della morte: Combattente
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Catturato il 19 dicembre 1943 a Mortara (Pavia), mentre si trovava a casa della madre, Arturo Capettini viene trasferito al Carcere di San Vittore, a Milano, dov'è torturato dalle SS. Il 31 dicembre è fucilato con Gaetano Andreoli, Cesare Poli e Angelo Scotti al poligono della Cagnola.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione Il 31 dicembre 1943 Gaetano Andreoli, Arturo Capettini, Cesare Poli ed Angelo Scotti, detenuti a Milano perché appartenenti a banda armata, vengono fucilati al poligono di tiro cittadino della Cagnola.
Riconoscimenti:militare: Medaglia d'oro
Collegamenti:Eccidio di Poligono di tiro della Cagnola, comune di Milano (Milano). 31/12/1943
Visualizzazione ingrandita della mappa
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere:

BIBLIOGRAFIA

  • I martiri della libertà, Milano, A.N.P.I., [1945]
  • Umberto De Agostino (a cura di) Figure e momenti della Resistenza in provincia di Pavia, Comune di Ferrera Erbognone - Biblioteca comunale, pp. 17-19
  • Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 71

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

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Lettera a Madre,
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12

Note al documento:
Nella parte alta del documento si legge: "Ultima lettera scritta da Arturo Cappettini, fucilato all'Arena di Milano". La scritta è quasi interamente cancellata da una riga tracciata a mano, in penna blu. L'unica parte libera è il nome del condannato, che è però scritto con due "p", anziché una sola. Anche l'informazione sul luogo della fucilazione è errata, poiché Capettini non fu giustiziato all'Arena civica, bensì al Poligono della Cagnola.

INFORMAZIONI REPERIBILI IN ALTRE BANCHE DATI