- L'archivio contiene 1 lettera di Domenico Cane
PRESENTAZIONE
Di anni 30. Nato l’11 dicembre 1913 a Torino ed ivi residente, in via Baretti 25. Di professione elettricista, poi fattorino. Dopo l’armistizio entra nelle formazioni Matteotti e nei GAP cittadini legati alla 13ª Brigata della Divisione Rossi. Prende parte a numerose incursioni nei depositi di armi e materiali che poi vengono smistati alle bande dislocate in montagna. Il 14 marzo 1944, mentre tenta con alcuni compagni di requisire un autocarro nemico, è catturato da alcuni elementi dell’Ufficio politico investigativo (UPI) ed imprigionato nelle carceri Nuove di Torino. Il 31 marzo 1944 Ather Capelli, condirettore del quotidiano "La Gazzetta del popolo", viene ucciso dinanzi alla sua abitazione (al civico 33 di via Morghen, a Torino) da una squadra Gap guidata dal partigiano Giovanni Pesce. Due giorni dopo, il 2 aprile, Domenico Cane è prelevato dalla sua cella e condotto dinanzi al portone del numero civico 34 di via Morghen, esattamente di fronte al luogo in cui Ather Capelli era stato ucciso. Qui, viene fucilato per rappresaglia, assieme a Domenico Binelli, Angelico (secondo alcune fonti Angelino) Caligaris, Ferdinando Conti e Giuseppe Igonetti.
DATI ANAGRAFICI
Età | 30 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 11/12/1913 |
Luogo di nascita | Torino |
Residenza | Torino |
Data di morte: | 2/4/1944 |
Luogo di morte: | Via Morghen, 34 |
Comune di morte: | Torino |
Regione di morte: | Piemonte |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Elettricista |
|
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | ottobre1943 - 2/4/1944 |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata Matteotti, 13ª Div. Rossi |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Domenico Cane viene catturato dall’Upi il 14 marzo 1944 ed incarcerato a Torino. In seguito alla morte del giornalista e direttore dell’Illustrazione del popolo Ather Capelli, per mano del partigiano Giovanni Pesce, viene selezionato con altri 4 detenuti per rappresaglia e fucilato il 2 aprile in via Morghen. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Il 31 marzo 1944 Ather Capelli, giornalista e direttore dell’Illustrazione del popolo, viene ucciso dinanzi alla sua abitazione (al civico 33 di via Morghen, a Torino) da una squadra Gap guidata dal partigiano Giovanni Pesce. Due giorni dopo, il 2 aprile, Domenico Binelli, Angelico Caligaris, Domenico Cane, Ferdinando Conti e Giuseppe Igonetti sono prelevati dalle carceri cittadine e fucilati per rappresaglia in Via Morghen 34, esattamente di fronte alla casa di Capelli. |
Collegamenti: | Strage di Via Morghen, 34 , comune di Torino . 2/4/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Angelico Caligaris | |
BIBLIOGRAFIA
- Angelico Caligaris in "Il Cavour", Torino, 7 aprile 1946
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 64-65
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
» Leggi
Lettera a Tutti,
Località di stesura: Torino
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
In alto alcuni cenni biografici sul caduto sono cancellati con una linea ondulata in penna blu; il cognome è scritto con l'accento sull'ultima lettera, ma si tratta di un errore. Nella prima pagina ci sono anche due annotazioni a penna nera, di carattere redazionale (in special modo la scritta "spazio" in alto a destra).