- L'archivio contiene 1 lettera di Paolo Dante Stoini
PRESENTAZIONE
Di anni 49. Nato il 4 marzo 1896 a Torre di Parenzo (in Istria, Croazia). Residente a Trieste. Sposato e padre di tre figli. Pensionato. La sua famiglia è di origini slave, ma è costretta a cambiare il cognome da Stojnic in Stoini a causa della legislazione fascista. Tra i promotori del movimento partigiano istriano, dopo l’8 settembre Paolo Dante Stoini si dà alla macchia ed entra a far parte della 1ª brigata V. Gortan, inquadrata nella 43ª Div. Istriana. Nei mesi successivi prende parte a numerose azioni di guerriglia (ad esempio la distruzione del ponte sul fiume Quincio), anche in collaborazione con l’esercito popolare di liberazione jugoslavo (EPLJ). Spostatosi a Trieste, prosegue la sua intensa attività in seno alla Resistenza italiana, ma viene arrestato a causa di un delatore. Deportato alla Risiera di San Sabba, viene ucciso dai soldati nazisti del lager tra il 6 e il 7 aprile 1945, assieme a molti altri prigionieri politici.
DATI ANAGRAFICI
Età | 49 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 4/3/1896 |
Luogo di nascita | Torre di Parenzo (Istria) |
Provincia di nascita | |
Nazione di nascita | Croazia |
Residenza | Trieste |
Data di morte: | 7/4/1945 |
Luogo di morte: | Lager della Risiera di San Sabba |
Comune di morte: | Trieste |
Regione di morte: | Friuli Venezia Giulia |
Categoria professionale | Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati |
Professione | Pensionato |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Deportato |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata V. Gortan 1ª, inquadrata nella 43ª Div. Istriana |
Motivo della deportazione: | Attività partigiana |
Luogo della deportazione: | Risiera di San Sabba |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato ed internato nel lager della Risiera di San Sabba come prigioniero politico, viene ucciso, insieme ad altri detenuti, all'inizio di aprile. |
Modalità dell'esecuzione | Gli ultimi mesi di guerra creano grande confusione alla Risiera di San Sabba, già tristemente nota per il forno crematorio e le tante uccisioni che ne hanno fatto un campo di sterminio. All'inizio dell'aprile 1945 i soldati nazisti del lager si accaniscono con particolare decisione su tutti i prigionieri politici (ma non solo). Il 6 e il 7 aprile sono i giorni più terribili, in cui viene compiuto un vero e proprio massacro |
BIBLIOGRAFIA
- Caduti, dispersi e vittime civili dei comuni della regione Friuli-Venezia Giulia nella seconda guerra mondiale. Provincia di Trieste, Udine, Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, 1992, p. 584
- Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 111
- Mimmo Franzinelli (a cura di) Ultime lettere dei condannati a morte e di deportati della Resistenza. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2005, pp. 286-287
- Adolfo Scalpelli (a cura di) San Sabba. Istruttoria e processo per il Lager della Risiera, Milano, ANED - Mondadori, 1988, vol. II, pp. 88 e 132
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a ignoto, scritta in data 07-04-1945
Località di stesura: Risiera di San Sabba
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso:
Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia - Trieste
Indirizzo web:
http://www.irsml.it/
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta di documenti sul Novecento in Venezia Giulia; b. 20, fasc. 3, n. 704.
La data non corrisponde a quanto sappiamo del caduto, che dovrebbe essere stato ucciso il 6 di aprile. L'intestazione "Com. Nino" (nella seconda facciata) è scritta con una matita grigia, anziché verde come il resto del testo e non sembra nemmeno che, calligraficamente, sia stata scritta dalla medesima persona che ha scritto il resto.