- L'archivio contiene 3 lettere di Vittorio Tassi
PRESENTAZIONE
Di anni 46, carabiniere, sposato. Nato il 1º maggio 1903 a Radicofani (Siena). Arruolatosi appena ventenne, fu destinato dapprima alla Legione di Firenze e poi assegnato alla Stazione di Borgo San Lorenzo. Dopo l’8 settembre 1943 la Stazione di Chiavaretto (Arezzo) presso cui prestava servizio fu chiusa. Vittorio decise allora di unirsi alla "Banda Tifone", comandata dal brigadiere Giovanni Zuddas e operativa nella zona dell’Alpe di Catenaria. Successivamente dette vita ad un nucleo autonomo, la formazione partigiana "Simar", operante nella zona di Radicofani con il compito di raccogliere informazioni e sabotare gli armamenti tedeschi in transito lungo la via Cassia. Il 15 giugno, reparti tedeschi, appoggiati da cingolati, effettuarono un massiccio rastrellamento e, nel raggiungere il podere Sterposi, si imbatterono nei partigiani di Tassi. Al fine di coprire lo sganciamento dei compagni, Tassi, Renato Magi e altri quattro partigiani ingaggiarono uno scontro fuoco. Sopraffatti dai soldati tedeschi, furono catturati e condotti al Comando germanico di Poggio Casano. Qui Tassi assunse su di sé la responsabilità degli attacchi compiuti nei giorni precedenti contro i nazisti ma le sue dichiarazioni non furono sufficienti a salvare i compagni. Quattro di loro furono trasferiti al carcere di Siena, mentre Tassi e Magi furono condannati alla fucilazione. La condannata fu eseguita il 17 giugno alle ore 17. Gli fu riconosciuta la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
DATI ANAGRAFICI
Età | 41 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 1/5/1903 |
Luogo di nascita | Radicofani |
Provincia di nascita | Siena |
Residenza | Chiavaretto (Arezzo) |
Data di morte: | 17/6/1944 |
Luogo di morte: | Casa cantoniera |
Comune di morte: | Radicofani |
Provincia di morte: | Siena |
Regione di morte: | Toscana |
Categoria professionale | Esercito, marina, aereonautica e altri corpi armati dello stato e di enti pubblici (esclusi gli ufficiali) |
Professione | Carabiniere |
Appartenenza alle Forze armate | Carabinieri |
Grado | Carabiniere |
Località di servizio | Chiavaretto in provincia di Arezzo |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | autunno 1943 - primavera 1944 |
Tipo di reparto: | Banda |
Nome del reparto: | Banda Tifone |
Seconda formazione nella Resistenza: | primavera 1944 - 17/6/1944 |
Tipo di reparto: | Gruppo |
Nome del reparto: | Gruppo Simar |
Grado conseguito: | comandante |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Decisione di un comando militare |
Tipo di esecuzione: | Nazista |
Circostanza della morte: | Eccidio |
Descrizione della circostanza della morte: | Il 15 giugno i nazisti, individuata la dislocazione dei partigiani del gruppo “Simar” comandati dal carabiniere Vittorio Tassi, effettuarono un massiccio rastrellamento. Raggiunto il podere Sterposi, Tassi, unitamente a Renato Magi e a quattro compagni di lotta, aprì il fuoco per dare modo agli altri componenti del gruppo di mettersi in salvo. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Catturati e condotti al comando germanico di Poggio Casano nel Comune di Radicofani (Siena), Vittorio Tassi e Renato Magi furono condannati alla fucilazione, eseguita il 17 giugno 1944, mentre gli altri quattro compagni di lotta furono inviati al carcere di Siena. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro |
Collegamenti: | Eccidio di Casa cantoniera, comune di Radicofani (Siena). 17/6/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Renato Magi | |
BIBLIOGRAFIA
- Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 763
- Smeraldo Amidei (a cura di) Infamia e gloria in terra di Siena durante il nazi-fascismo, Siena, Cantagalli, 1945, p. 46.
- Arnaldo Ferrara (a cura di) I carabinieri nella Resistenza e nella guerra di liberazione, Roma, Ente editoriale per l'Arma dei Carabinieri, 1978, p. 60, pp. 83-85.
- Ugo Jona Le rappresaglie nazifasciste sulle popolazioni toscane. Diario di diciassette mesi di sofferenze e di eroismi, Firenze, AMFIN, 1992, pp. 77-78.
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 306-307.
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a moglie Olga, scritta in data 17-06-1944
Località di stesura: Strada di Radicofani-Chianciano
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi, Giovanni Pirelli, (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 306.
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Lettera a Madre, scritta in data 17-06-1944
Località di stesura: Strada di Radicofani-Chianciano
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi – Giovanni Pirelli, (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 306.
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Lettera a famigliari, scritta in data 17-06-1944
Località di stesura: Strada di Radicofani-Chianciano
Stato del documento: copia
Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi – Giovanni Pirelli, (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 306-307.