- L'archivio contiene 2 lettere di Giordano Cavestro
PRESENTAZIONE
Di anni 18, studente di Scuola media. Nato a Parma il 30 novembre 1925 da una famiglia di ideali comunisti, ancora quindicenne dette vita a un giornalino clandestino di propaganda antifascista. Attorno a questa sua iniziativa si mobilitarono molti altri giovani che dopo l’8 settembre 1943 costituirono il centro organizzativo del Fronte della Gioventù e delle prime operazioni partigiane nella città. Nel febbraio 1944 Cavestro, con il nome di battaglia "Mirko", partecipò alla costituzione del distaccamento "Griffith" della 12ª Brigata Garibaldi. In aprile il distaccamento fu accerchiato da alcuni reparti tedeschi e da un plotone di militi della GNR alla Casa del Corno sotto la cima del monte Montagnana. Colti di sorpresa, i partigiani non ebbero modo di approntare un’efficace difesa. Cinque di essi furono uccisi durante lo scontro a fuoco, pochi altri riuscirono a sganciarsi e cinquantaquattro furono catturati. Tra di essi vi era anche Cavestro. Processato dal Tribunale militare di Parma, fu condannato a morte, tuttavia, in seguito a una manifestazione di protesta compiuta da numerose donne parmensi, fu graziato insieme ad altri partigiani. Trattenuto come ostaggio fu fucilato, per rappresaglia all’uccisione di quattro militi fascisti, il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi con Raimondo Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venusti. Gli fu conferita la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria per la seguente motivazione: "giovane entusiasta combattente, si distingueva più volte in azioni particolarmente importanti. Catturato dal nemico ed essendosi rifiutato di fare qualsiasi rivelazione sulla propria formazione, veniva condannato alla pena capitale. Appresa la sentenza, trovava modo di far pervenire ai compagni di lotta un fiero appello di incitamento. Affrontava il plotone di esecuzione con impavida fermezza. Puro esempio di elevato senso del dovere e di puro eroismo.Bardi di Parma, 4 maggio 1944". La data del decreto di conferimento è in fase di verifica. Nel dopoguerra il Comune di Parma ha intitolato una via a Giordano Cavestro.
DATI ANAGRAFICI
Età | 18 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Celibe |
Data di nascita | 30/11/1925 |
Luogo di nascita | Parma |
Residenza | Parma |
Data di morte: | 4/5/1944 |
Luogo di morte: | Strada provinciale n. 28 . C'è memoria epigrafica |
Comune di morte: | Bardi |
Provincia di morte: | Parma |
Regione di morte: | Emilia Romagna |
Titolo di studio | Licenza media inferiore |
Categoria professionale | Condizioni non professionali |
Professione | Studente |
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Appartenenza politica | Comunista |
ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Nome di battaglia: | Mirko |
Tipologia del condannato: | Partigiano |
Prima formazione nella Resistenza: | 2/1944 - 7/04/1944 |
Tipo di reparto: | Distaccamento |
Nome del reparto: | Distaccamento Griffith, 12ª Brg. Garibaldi |
Condizione al momento della morte: | Combattente |
Agente della condanna: | Sentenza di un tribunale. Tribunale militare di Parma |
Esecuzione: | Fascista |
Disponibile per rappresaglie: | Sì |
Circostanza della morte: | Strage |
Descrizione della circostanza della morte: | Catturato nell'aprile 1944 a Montagnana in provincia di Parma in seguito a un rastrellamento nazifascista, fu condotto alle carceri di Parma e processato dal Tribunale militare locale che lo condannò a morte. In seguito a una manifestazione pubblica, fu graziato ma trattenuto come ostaggio. |
Causa della morte: | Fucilazione |
Modalità dell'esecuzione | Già trattenuti come ostaggi, il 4 maggio 1944, Giordano Cavestro, Raimondo Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Ersasmo Venusti vennero fucilati nei pressi di Bardi da un plotone fascista come atto di rappresaglia per l’uccisione di tre militi della GNR e del giovane figlio di uno di loro. |
Riconoscimenti: | militare: Medaglia d'oro |
Collegamenti: | Strage di Strada provinciale n. 28, comune di Bardi (Parma). 4/5/1944 Visualizzazione ingrandita della mappa |
Condannati dello stesso gruppo di cui esistono lettere: | Vito Salmi | Erasmo Venusti | |
BIBLIOGRAFIA
- Un nome! Una bandiera! Giordano Cavestro in "Eco del lavoro", Parma, 16 maggio 1946
- I martiri della libertà, Milano, A.N.P.I., [1945]
- Medaglie e pagine di storia sulla lotta di liberazione in Emilia Romagna, Imola, Grafiche Galeati, 1990
- Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 167
- Giuseppe Cavalli Il calvario di due ammiragli. Ricordi di un compagno di carcere, Parma, Tipografia Fava, 1995 (IV ed.), Tavola XXV
- Bianca Ceva 5 anni di storia italiana 1940-1945, Milano, Edizioni di Comunità, 1964, p. 287
- Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma I caduti della Resistenza di Parma 1921-1945, Parma, Tipo lito nuova Step, 1970, p. 31.
- Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, p. 79.
- La descrizione archivistica del Fondo Malvezzi è pubblicata in Il mondo di Piero. Un ritratto a più voci di Piero Malvezzi, a cura di Gabriella Solaro, Milano, Franco Angeli, 2008
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a Compagni di lotta, scritta in data 04-05-1944
Località di stesura: Parma
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma - Parma
Indirizzo web:
http://biblioteche.comune.parma.it/BibParma/iperloc/resistenza.htm
Collocazione archivistica:
BUSTA 2 MI (miscellanea) 4 LE, fasc. MI-LE doc. 20, lettere
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pag. 78) differisce dall'autografo: alla terza riga "camerati" diventa "compagni"; poco più sotto "salvezza" e "gloria" sono invertite; verso la fine della prima facciata, dopo "mali" è stato aggiunto un punto ortografico che non dovrebbe esserci; in virtù di ciò, il "questi" successivo è scritto con l'iniziale maiuscola; subito dopo è stato omesso "ultimi" (prima di "giorni"); all'inizio della seconda facciata, invece, manca "che sia" tra "vittime" e "possibile"; alla quart'ultima e terzultima riga "serviremo" e "formerà" sono diventati "servirà" e farà". Pur mancando la data e il luogo di scrittura della lettera, è facile supporre che sia avvenuta a Parma poco prima dell’esecuzione di Giordano Cavestro.
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Lettera a Madre, scritta in data 04-05-1944
Località di stesura: Parma
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: foto da originale
Collocazione bibliografica:
Giuseppe Cavalli, Il calvario di due ammiragli. Ricordi di un compagno di carcere, Parma, Tipografia Fava, 1995 (IV ed.), Tavola XXV.
Pur mancando la data e il luogo di scrittura della lettera, è facile supporre che sia avvenuta a Parma poco prima dell’esecuzione di Giordano Cavestro.