- L'archivio contiene 1 lettera di Angelo Biffi
PRESENTAZIONE
Di anni 35. Nato l’11 giugno 1909 a Valle d’Adda, in provincia di Bergamo. Residente a Sesto San Giovanni (MI). Di professione operaio tornitore, assunto presso la ditta Falck Union Oman. Dopo l’armistizio si unisce alle prime formazioni partigiane, entrando a far parte della 184ª brigata Garibaldi SAP "Luciano Migliorini", che agisce all’interno della fabbrica presso cui egli stesso lavora. Nel marzo 1944 partecipa agli scioperi che paralizzano l’attività industriale nell’Italia settentrionale e per questo viene arrestato nella notte tra il 27 e il 28, mentre si trova nella sua abitazione. Incarcerato prima nel penitenziario milanese di San Fedele, poi in quello di San Vittore, dopo pochi giorni è trasferito alla caserma Umberto I di Bergamo. Il 6 aprile viene deportato a Mauthausen, dove giunge l’8. Smistato al sottocampo di Gusen, vi si spegne il 15 aprile dell’anno successivo, il 1945, a poche settimane dalla liberazione del campo da parte delle truppe anglo-americane.
DATI ANAGRAFICI
Età | 35 anni |
Genere | Maschio |
Stato civile | Coniugato |
Data di nascita | 11/6/1909 |
Luogo di nascita | Villa d'Adda |
Provincia di nascita | Bergamo |
Residenza | Sesto San Giovanni (MI) |
Data di morte: | 15/4/1945 |
Nazione di morte: | Austria |
Luogo di morte: | Sottocampo di Gusen, Lager di Mauthausen |
Categoria professionale | Operai |
Professione | Tornitore Assunto presso la Falck Unione Oman |
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ATTIVITÀ NELLA RESISTENZA
Tipologia del condannato: | Partigiano e deportato |
Prima formazione nella Resistenza: | settembre 1943 - marzo 1944 |
Tipo di reparto: | Brigata |
Nome del reparto: | Brigata Garibaldi SAP Luciano Migliorini 184ª |
Motivo della deportazione: | Adesione agli scioperi del marzo 1944 |
Luogo della deportazione: | Lager di Mauthausen, poi sottocampo di Gusen |
Condizione al momento della morte: | Deportato |
Descrizione della circostanza della morte: | In seguito agli scioperi nelle fabbriche milanesi del marzo 1944, Angelo Biffi viene arrestato la notte tra il 27 e il 28 dello stesso mese, mentre si trova nella propria abitazione. Incarcerato prima nel penitenziario di San Fedele, poi in quello di San Vittore, dopo pochi giorni è trasferito alla caserma Umberto I di Bergamo. Il 6 aprile viene deportato a Mauthausen, dove giunge l’8. Smistato al sottocampo di Gusen, vi si spegne il 15 aprile dell’anno successivo, il 1945. |
BIBLIOGRAFIA
- Mario Avagliano - Marco Palmieri Voci dai lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945, Torino, Einaudi, 2012, p. 264
- Universita degli studi [Torino]: Dipartimento di storia Il libro dei deportati / ricerca del Dipartimento di storia dell’Universita di Torino diretta da Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia; promossa da ANED, Associazione nazionale ex deportati, Milano, Mursia, 2009, p. 310
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
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Lettera a moglie Irma,
Località di stesura: Bergamo, caserma Umberto I
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia fotostatica
La lettera è conservata presso: A.N.E.D. Sesto San Giovanni (MI),
Collocazione archivistica:
Fondo Giuseppe Valota, fascicolo Biffi Angelo
La lettera è senza indicazione di data e di luogo, ma in base a quanto si legge nel testo è facile presumere che sia stata scritta durante la prigionia di Angelo Biffi alla caserma Umberto I di Bergamo, nei giorni immediatamente precedenti la deportazione a Mauthausen (avvenuta il 6 aprile 1944).