- L'archivio contiene 1 lettera di Attilio Mazzi
PRESENTAZIONE
Di anni 59. Nato il 27 aprile 1885 a Verona. Sposato e padre di quattro figli. Di professiore imprenditore. Dopo l’apprendistato in Francia, nel 1910 apre un’azienda a Lissone (MI), che si occupa sia della tranciatura del legno che della vendita del prodotto lavorato ai numerosi mobilifici della zona. Antifascista sin dagli anni Venti, il 26 luglio 1943 celebra la caduta di Mussolini sfilando per le strade di Lissone alla testa di un piccolo corteo, con in mano un cartello raffigurante Badoglio. Il suo gesto non passa inosservato e, con l’instaurarsi della Repubblica sociale italiana (R.S.I.), Mazzi viene presto tratto in arresto. Incarcerato a Monza, subisce numerosi interrogatori da parte delle SS, prima di essere trasferito al penitenziario milanese di San Vittore, il 23 febbraio 1944. Deportato al campo di concentramento di Fossoli nell’estate successiva, il 5 agosto è inviato al Lager di Mauthausen e quindi al sottocampo di Gusen I, dove si spegne il 9 aprile 1945.