>> Torna alla biografia di Zeffirino Ballardini
Testo: [Fronte] Carissimo papà, sentendo ormai prossima la mia fine il mio pensiero corre affettuosamente e dolorosamente a voi. Sò di darvi un dolore grande; il vostro indefesso lavoro, i vostri continui sacrifici, le vostre cure premurose che avete avuto per me in modo speciale di fronte agli altri figli, non meritavano certo una tale ricompensa. Vi ho già dato in questi ultimi anni altri dolori, vi ho causato già tante pene non corrispondendo ai vostri giusti voleri. Perdonatemi. Dall’aldilà, dal cielo in cui spero di entrare dopo essermi purificato dalla macchia delle mie colpe, veglierò su di voi, pregherò Dio di darvi la grazia della santa completa rassegnazione ai suoi imperscrutabili disegni. E solo in Dio troverete questa forza. Vi parlo in nome di quei principi che mi sono stati inculcati negli anni della mia educazione, principi dai quali pure io purtroppo mi sono tante volte allontanato, ma che però ho sempre riconosciuto, ed ora più che mai riconosco, principi unici di verità. La nostra vita vera non è la terrena, questo è solo uno stadio preparativo che Dio c’impone, dotandoci di [Retro] libero arbitrio e facendoci conoscere la Sua divina legge. Il grado di osservanza di questa deciderà del premio o del castigo, deciderà dell’ammissione o meno a godere della eterna beatitudine. Iddio è buono con noi; ci dà un grande mezzo per ritornare a Lui, ci perdona, se ne siamo realmente pentiti, tutte le offese che gli abbiamo arrecato rimanendo insensibili di fronte alla sua Autorità e non rendendogli quegli onori che solo a Lui, Padrone Assoluto, devono essere indirizzati. Ascoltate, papà, questa sua voce, fatelo in mia memoria. Muoio contento, sicuro che corrisponderete al Divino richiamo, sicuro che nella nostra famiglia rialeggerà quel palpito d’amore che deve tenere riuniti tutti i suoi membri. Assistete la mamma: povera mamma, oltre al gran dolore della mia perdita, ha ora quello di Idilia lontana; e saranno finite le sue pene? accettatele comunque dalla mano di Dio e rassegnatevi tutti a Lui. Addio, papà, perdonatemi, baciami Lino e collocalo al mio posto nel tuo cuore. Il tuo Zeffirino Edolo 8.11.1944 – ore 13 |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Padre, scritta in data 08-11-1944
Località di stesura: Carcere di Edolo (Bs)
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945