Testo:
18 giugno 1944 – ore 20
Cara mamma,
lascio questa mia in consegna del reverendo don Paolo.
Tu la riceverai quando io sarò già in cielo, sì, in cielo perché sono a posto con Dio e in questo medesimo momento sento che Esso veglia su me e su noi tutti.
Scusami se tante volte ti ho fatto arrabbiare, e se spesso ti ho dato dei dispiaceri, ma anche tu sono sicuro che avrai compreso che non era colpa mia bensì della mia giovinezza.
Sono giovane e pieno di vita e se Dio vorrà che debba morire sarà perché mi vorrà vicino a sé.
Dì a mio fratello Aldo che io sono morto per una sola e grande idea, salvare l’Italia dallo sterminio e dal disonore, fallo crescere con i miei medesimi sentimenti e digli che vada in Chiesa con più frequenza del proprio fratello, perché soltanto frequentando i ministri di Dio e la madre Chiesa i cresce sani e forti e puri degni soldati d’Italia. Il papà ha delle idee differenti dalle mie, ma il mio sacrificio basterà a fargli sapere quale delle due idee sia la giusta, la degna di essere messa in pratica.
Muoio io, ma altri giovani più forti, più audaci di me faranno l’Italia libera e grande.
Mamma, ho diciott’anni, ma in questo momento sento che è entrato in me un non so che di forte, so di andare incontro alla morte ma non ho paura, perché Dio è in pace con me perché sento che la mia idea merita tutto questo.
Mamma ti amo tanto che tu non lo potresti mai immaginare.
Salutami tutti e dì loro che pensino un poco a me.
Ora ti lascio uno scritto per papà che da tanto non vedo.
Caro papà,
quando ti ho visto l’ultima volta avevo 10 anni, ma mi ricordo benissimo. Era festa a Manerbio, la festa della II di Ottobre, la festa della Mamma Celeste, vi era la fiera e tu mi desti una lira perché potessi fare un giro sulle automobiline, mi baciasti e mi dicesti di vegliare sulla mamma e su Aldo. Alle tue parole io mi sentii un uomo, il mio orgoglio di ragazzo si svegliò, nella mia fantasia mi sentivo capo famiglia da quel momento.
Tu non approverai che io abbia seguito l’idea Badogliana ma il mio sacrificio basterà a farti comprende che era giusto. Tu non puoi immaginare quanto e con che ansia ti abbia aspettato fino ad ora, ma se mai ci incontreremo in cielo uniti Eternamente. Perché credo che tu ami Dio come ogni buon cristiano.
Ciao o meglio addio caro Papà
Caro Aldo,
non ti dirò molto perché sei giovane e la mamma ti guiderà meglio che con i miei consigli.
Cresci laborioso e buon cristiano che di certo sarai un figlio modello. Non far arrabbiare la mamma che ha molto bisogno di quiete. Ricordati di me.
Mamma Papà Aldo Nonni zie cugini pregate per me ché io pregherò per voi. Ricordatemi sempre.
Salutatemi in modo particolare il mio amici Gino che fu il mio miglior amico.
Vostro
Giuseppe
| L’immagine riproduce il testo della lettera di Giuseppe Bassani ai famigliari, scritta al momento di unirsi ai partigiani (il suo testamento spirituale, quindi). Trattasi in realtà di quattro diversi messaggi composti uno in fila all’altro ed indirizzati rispettivamente alla madre, al padre, al fratello Aldo e ai parenti tutti (compresi gli stessi genitori e il fratello).
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