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Testo: Cara mamma, perdonami se involontariamente ti ho fatto tanto soffrire. Ti Raccomando, sii forte come sei sempre stata quando ero lontano in guerra e prega per me perché sia sempre più forte. Ormai sono ridotto a misera cosa, non sono più un uomo e qualche volta piango dal dolore dei miei piedi che non mi serviranno più. Pazienza, sono rassegnato! Si vede che anche questo era scritto nel libro della mia vita. Perdono a tutti ed auguro a nessuno quello che ho sofferto e soffro io, nemmeno a chi lo ha fatto a me, nemmeno alle bestie. Grazie del bene che mi hai fatto, perdonami dei dispiaceri che ti ho dato. Prega sempre per me e saluta i parenti e gli amici che mi furono cari e che ricordo sempre. Addio. Ti bacia il tuo Gianni |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Madre,
Località di stesura: Edolo
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza bresciana - Brescia
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/brescia/index.php
Collocazione archivistica:
busta 54, fasc. 1 (vecchia segnatura: R.II.1)
Note al documento:
A pag. 228 del volume curato da Mimmo Franzinelli "Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945" (Mondadori, 2005) è spiegato che "La lettera per la mamma (Maria Chiodi) è stata affidata al parroco di Edolo, don Cipriano Passeri, che ha assistito spiritualmente Venturini e gli altri tre partigiani fucilati con lui".
A pag. 228 del volume curato da Mimmo Franzinelli "Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945" (Mondadori, 2005) è spiegato che "La lettera per la mamma (Maria Chiodi) è stata affidata al parroco di Edolo, don Cipriano Passeri, che ha assistito spiritualmente Venturini e gli altri tre partigiani fucilati con lui".