Lettera di Claudio Franchi alla Madre scritta in data 14-04-1945 da Reggiolo

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Testo:

Franchi Claudio
di Agenore
e di Gardinazzi
Carmen
Luzzara
Via Zucchero 55

Cara mamma,
io muoio senza
aver commesso
nessun delitto.
Fatti coraggio e
sii forte come
in questo
momento sono io baci, abbr.
Franchi Claudio
L’immagine riproduce la fotografia dell’ultima lettera di Claudio Franchi. L’originale è scritto su di un foglietto di un bloc-notes a quadretti. I dati personali del condannato sono opera probabilmente del cappellano delle Brigate Nere che diede a Franchi gli ultimi conforti religiosi.
L’immagine riproduce la fotografia dell’ultima lettera di Claudio Franchi. L’originale è scritto su di un foglietto di un bloc-notes a quadretti. I dati personali del condannato sono opera probabilmente del cappellano delle Brigate Nere che diede a Franchi gli ultimi conforti religiosi.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Madre, scritta in data 14-04-1945
Località di stesura: Reggiolo
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: foto da originale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
Le ultime due righe sono scritte in verticale, una su ogni lato del foglio. Guerrino Franzini, l’autore del volume Storia della Resistenza reggiana in cui sono riportati i messaggi dei condannati a morte di tale provincia il 14 aprile 1945, afferma che i messaggi originali di Dalai, Franchi Claudio, Iotti, Soragna e Tagliavini furono scritti su «minuscoli foglietti di carta quadrettata da notes, sui quali, oltre alle affrettate parole dei morituri, appaiono i loro dati, vergati da una mano diversa, quasi certamente quella del cappellano della Brigata nera. I biglietti vennero recapitati alle famiglie». Identico concetto è espresso a pag. 86 del volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, curato da Malvezzi e Pirelli.