Lettera di Arturo Arosio (Tarzan) alla Madre e ai familiari scritta in data 16-03-1945 da Chiavari

  • Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Arturo Arosio alla madre ed ai suoi familiari.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Renato Pellizzoni
  • Testo dell'immagine:

    Chiavari, 16/3/1945

    Cara mammina, Carletto, Antonio, Bruno, Angelina, Ernestina, Luigia,
    e il cognato Luigi, Zii, Zio, parenti, cugini e cugine, amici.

    Eccomi a Voi con questo ultimo mio scritto primo di partire per la mia senten=
    za, io muoio contento di aver fatto il mio dovere di vero soldato e di vero ita=
    liano; cara mamma sii forte che io dal cielo pregherò per te che per me sei sta=
    ta l’unica consolazione per me, e che hai sofferto tanto per me e soffrirai
    ancora dopo la mia morte. Cara mamma io pregherò tanto per te e per i cari fra=
    telli e sorelle.
    Cari fratelli e sorelle, siate orgogliosi ad aiutare la mamma e sopportare
    la sua pesante croce che dovrà portare in alto dei cieli. Mamma non piangere per
    me anzi pensa ai miei cari fratelli che io dal cielo pregherò per tutti.
    Mamma non pensare per me, non piangere per me, pensa che anche te mamma nell’al=
    tra guerra, hai avuto un fratello caduto sul fronte, e io vado a rag=
    giungerlo, la dove godrò un’altra vita felice e beata dove là ci sarà un altro
    tribunale davanti a Dio onnipotente, là dove ci sarà la Giustizia per quelli
    che hanno fatto del bene o del male.
    Cara mamma e fratelli e sorelle nel momento della mia morte invocherò
    e pregherò per voi e pregherò il Signore perché vi benedica e vi tenga sani di
    una lunga vita di pace e felicità. Miei cari fratelli ricordatevi di me nelle
    vostre povere preghiere, credo che tutto il male che vi ho fatto, io credo che
    mi avete perdonato, scusatemi se vi ho fatto arrabbiare perdonatemi di tutto
    ciò che io ho fatto.
    Al mio caro Carletto che tutti i giorni lo facevo impazzire credo che mi
    perdonerà di tutto il male che ci ho fatto, per le volte che l’ho fatto piangere
    perdonami?
    Ai miei cari fratelli Anselmo e Bruno per fare che aiutino la mamma e
    siano ubbidienti e laboriosi, che Vostro fratello è stato processato e dopo fu=
    cilato alla schiena.
    Alle care sorelle Ernestina, Angelina e Luigia perché mi perdonino
    e preghino per me, che io pregherò per loro quando salirò al cielo.
    Alla mia cara mammina che tanto piangeva per me, mamma sii forte a sop=
    portare questo tremendo delitto, che Dio penserà a maledire questi uomini senza
    fede e senza speranza in Dio.
    Dio non paga solamente al sabato ma paga tutti i giorni. Fate bene fra=
    telli, che il tempo passa e la morte s’avvicina.
    Vi mando i miei ultimi saluti e baci, tanti bacioni a te mamma, baci a
    voi cari fratelli Carlo, Anselmo, Bruno, baci alle mie care sorelle Angelica,
    Ernestina, Luigia e Luigi.
    Vostro fratello Arturo. Ciao

    Tuo figlio ti manda tanti baci, tanti saluti; ci rivedremo in cielo.
    Arturo, ciao mamma mia.
    Salutami la zia Vittorina, Viola, Salvatore, lo zio Giuseppe, la zia Agnese,
    Arturo, Teresina, Arcangelo, Maria Adelaide, Zia Giovanna e tutti i suoi figli
    e lo zio Alessandro, zia Paolina, Alfonso sua moglie e i suoi figli e Arturo
    e tutti gli altri parenti che non ricordo più.
    Baci a tutti, ci rivedremo in cielo, Ciao, ciao, ciao.
    Mamma, miei fratelli e sorelle, pregate per me. Baci, baci, baci.

    18/3/1945.

    Cara mamma,
    sii forte che io vado a trovare il caro e amato
    papà e tutti i nostri cari morti. Baci, baci, baci.
    cari parenti ciao mamma fratelli e sorelle.

    Vostro Arturo Ciao