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Testo: [Pagina 3] Ed ora un po’ di storia più recente. Quale ufficiale, e soprattutto quale uomo, mi sentivo assolutamente diminuito e degno di disprezzo (e di questo parecchi svizzeri non han fatto economia!) se non avesi dato un mio pur minimo contributo alla lotta che milioni e milioni di uomini combattono per la libertà e la giusti= zia! Questo riposare tranquillo in Isvizzera mentre tutti soffrono e si battono per un mondo migliore mi era assolutamente impossi= bile a sopportare. Non potevo e soprattutto non vole= vo restare spettatore in questo conflitto ed affac= ciarmi poi a reclamare qualcosa! Ho cercato il supremo onore di battermi contro i tedeschi e di liberare l’Italia. Anche se sono morto sono ben felice di aver potuto offrire qualcosa in nome della libertà e dell’Italia. Non crediate [Pagina 4] che dimentichi di essere un greco! Tutt’altro: è il mio più grande orgoglio, ma oggi la causa della Grecia e dell’Italia si identificano e quello che si compie per l’una si compie anche per l’altra. Se si affretta la liberazione dell’Italia, si affretta l’ora della libertà per la Grecia! Siate dunque sem= pre fieri ed orgogliosi della mia fine e non com= piangetemi. Ho preso la mia strada in piena coscienza e non mi lamento mai qualsiasi cosa dovesse succedere. Voi pure mostratevi forti in quest’ora e ricordatemi sempre. Io non ho mai cessato di avervi nel mio ciore, e pregherò sempre per voi. Oggi dopo quattro mesi di lavorio è giunto finalmente l’ordine di partenza. Da oggi quindi sono compreso tra i partigiani e non appartengo più a me stesso. Sono diventato il tenente X agli ordini del Comitato Nazionale di Liberazione. Punto d’incontro con i partigiani già operanti è la Valtellina. Spero che Dio mi dia la forza e il coraggio per compiere degnamente la mia missione. Addio carissima mamma e papà, addio Mani Nico -Giorgio Elena e perdonatemi tutti se qualche volta vi ho fatto soffrire. A te special= mente cara mamma chiedo perdono di tutto e per te sarà il mio ultimo pensiero. Perdonate= mi soprattutto questo ultimo dolore che vi do, ma portatelo sempre con fierezza. Parto Io parto con gioia e sp con la speranza di potervi tutti riabbraccia= re il giorno finale. Ricordatemi a tutti i parenti ed amici e salutateli per mio conto. Affido questa lettera al dottor Zanetti Guido di Bologna con l’inca= rico di spedirla un mese dopo il mio rientro in Italia. Se volete avere qualche mia notizia chiedetene al Ten. Tranfaglia Franco – Lungo Gelso 37 Napoli – che parte con me. Addio ancora o meglio arrivederci, e mille e mille baci a tutti. Sempre vostro Emanuele |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a i suoi cari, scritta in data 08-07-1944
Località di stesura: Buhl (Svizzera)
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
Note al documento:
Il documento è suddiviso in due parti. La prima è una lettera di Emanuele Tiliacos ai suoi cari, in cui egli racconta le sue vicissitudini dall'8 settembre in poi; la seconda, qui pubblicata, è un vero e proprio testamento spirituale. L'originale è conservato presso le carte familiari di Nicoletta Tiliacos (Roma).
Il documento è suddiviso in due parti. La prima è una lettera di Emanuele Tiliacos ai suoi cari, in cui egli racconta le sue vicissitudini dall'8 settembre in poi; la seconda, qui pubblicata, è un vero e proprio testamento spirituale. L'originale è conservato presso le carte familiari di Nicoletta Tiliacos (Roma).